Nonostante la temperatura proibitiva di questi giorni (–11° questa mattina a casa mia) mi appresto con Noemi e Valerio a recarmi in Valle Stura per questa escursione. A San Giacomo di Demonte, verso le 9:00, il termometro segna ancora –8°.
Tornati indietro di qualche decina di metri (dalla fontana d’angolo) ci inoltriamo nel freddo vallone di San Giacomo. Due centimetri di neve scesi nella notte hanno celato alcuni strati di ghiaccio che ci fanno avanzare con circospezione.

Salendo lungo il vallone di San Giacomo © Cuneotrekking
La strada che percorriamo, lunga più di due chilometri, ci porta nei pressi di una presa d’acqua dell’ENEL (1500 m circa) posta all’inizio dell’anfiteatro che, oltre al Monte Gorfi, racchiude al suo interno le cime di Peracontard, Borel, dell’Omo (2299 m), Grum (2367 m) e Bram (2357 m).
Proseguendo ancora per due curve, nei pressi di un piccolo muro di cemento, abbandoniamo la strada che continua la salita verso il Gias Contard e ci spostiamo su una traccia che, serpeggiando tra gli alberi, va a costeggiare il torrente.
Dopo tre/quattrocento metri percorsi sulla sinistra orografica, all’altezza di alcuni manufatti in cemento, scavalchiamo il torrente ed iniziamo una lenta risalita superando dapprima qualche leggera balza poi, più sopra, obliquando in progressione verso destra per andare a superare un costone alberato oltre il quale si riprende a salire con diversi zig-zag che ci proiettano oltre una selletta in cresta.

Momento della salita © Cuneotrekking

L’anfiteatro opposto quasi sgombro di neve © Cuneotrekking

Al centro, in lontananza, la Pera Puntua © Cuneotrekking
Qui ha inizio il lungo pendio che poco alla volta digrada e va a terminare sulla cima del Monte Gorfi. Sbucando in cresta avvertiamo folate di vento gelido che abbassano la temperatura percepita a –14/15°.
Il panorama che possiamo godere da questo punto è splendido e spazia su tutta la catena dalle Marittime. Rivedo con piacere alcune cime, tra cui il Monte Salè (2630 m), la Cima Peracontard (2242 m) e la Punta dell’Omo (2299 m) su cui avevo posato i piedi quest’anno. Purtroppo il vento gelido non ci concede troppo tempo per ammirare il maestoso paesaggio che ci circonda. Per fortuna, e questa volta lo sperimentiamo per davvero sul campo, l’abbigliamento della ODLO ci mantiene il corpo ad una temperatura ottimale.
Abbiamo invece qualche problema con le mani, la faccia ed i piedi che, più esposti, faticano ad adattarsi a quella temperatura. Tempo per fare alcune foto e berci un ottimo the caldo in compagnia di due sci alpinisti giunti poco prima di noi.

Arrivo in cresta © Cuneotrekking

Lungo il pendio terminale © Cuneotrekking

Sguardo verso sud © Cuneotrekking

Quasi in cima © Cuneotrekking

Gli ultimi metri che portano sulla Cima © Cuneotrekking
Iniziamo così il ritorno che vogliamo fare verso il lato più soleggiato, scartando così l’idea iniziale di scendere nel vallone Gorfi dato che le raffiche del vento freddo provengono proprio da quella parte. Scendiamo quindi in direzione nord su un tratto scosceso di neve dura che porta verso la Pera Puntua.
Più in basso incontriamo qualche problema di tenuta con le ciastre. In qualche maniera riusciamo a guadagnare il colletto che ci separa dalla Pera Puntua. Anche qui altri sci alpinisti, scesi dalla Cima Peracontard (2242 m), cercano riparo dal vento. Resistiamo qualche minuto per poi incamminarci in discesa sul versante soleggiato con l’intenzione di scendere per pranzare al Gias Contard (1807 m).
Su questo versante la neve è scarsa e qualche traverso a vista ci porta rapidamente nei pressi della casupola dove, finalmente, siamo più riparati e possiamo consumare un veloce pasto. Da questo punto, fino al nostro ritorno a San Giacomo, troveremo sulla strada un’unica lastra di ghiaccio, e per questo cercheremo di usufruire di tutte le scorciatoie esistenti.

Durante la discesa dalla Pera Puntua © Cuneotrekking
Michelangelo
07/01/2011 alle 10:38
Ciao,
nella foto la cui didascalia legge”Gli ultimi metri che portano sulla Cima” quali sono le montagne che si vedono sulla sinistra? Tanti saluti e auguri di buon anno e ottime escursioni nel 2011!
cuneotrekking
07/01/2011 alle 13:37
Ciao Michelangelo. la montagna più a sinistra, di cui non si vede la cima, è il Monte Savi; alla sua destra sta il Monte Salè, appena più a destra e scura è la Rocca Salè poi, piccollini, i due gendarmi che separano il Monte Omo che è quello grande e innevato. Sono tutti ubicati nel vallone del Serour. Spero di essere stato esauriente. Ciao, grazie per gli auguri che ricambiamo.
Dania
10/02/2021 alle 18:10
Hola, in questi giorni quella gita è fattibile oppure no? È a portata di tutti o solo per ciaspolisti esperti? Grazie, saluti
Stefano Costa
14/02/2011 alle 09:44
Valli stupende tutte da scoprire. Una vera ricchezza!!! Bravi. Ciao
cuneotrekking
14/02/2011 alle 16:18
Sì Stefano, è vero quello che dici. All’interno di ogni nostra valle abbiamo tanti angoli nascosti con possibilità di escursioni infinite, e questo è una vera ricchezza per noi che amiamo questi posti. Ciao, Elio