Dopo aver recentemente salito con le ciastre il Briccas (2426 m) e, poco prima, la costa del Vallone (2055 m), eccoci nuovamente in valle Po con una facile escursione che vogliamo effettuare per la magnifica vista sul settore nordoccidentale del Monviso.

Baite presso il Pian della Regina © Cuneotrekking
Dalla baita rifugio percorriamo verso ovest la sterrata che scende lievemente sulla riva del fiume Po. Lo oltrepassiamo proseguendo in leggera salita verso la catena del Monviso.

Scavalcando il fiume Po © Cuneotrekking
Più avanti la strada innevata (battuta dal gatto delle nevi) svolta a semicerchio verso sinistra.

Primo tratto della salita © Cuneotrekking

Poco oltre © Cuneotrekking
Lasciato poco dopo una deviazione per il lago Chiaretto (2261 m) proseguiamo lungo l’avvallamento delle Tampe innalzandoci con rampe e zig-zag nei pressi di alcune curiose conformazioni in rilievo ricoperte dalla neve che ricordano cumuli di sale. Sono invece dossi terrosi messi a regolare distanza per fermare eventuali distacchi di neve dal versante nord del Ghincia Pastour.

Presso il bivio per il lago Chiaretto © Cuneotrekking

Fulvio tra i curiosi cumuli © Cuneotrekking

In salita oltre i cumuli © Cuneotrekking
Altri ripidi zig-zag ci portano infine al colle Sea delle Tampe (2299 m), posizionato a circa metà percorso tra il monte Granè (2314 m) a sinistra e la cima Ghincia Pastour (2469 m), dove arrivano e terminano gli impianti sciistici di Crissolo.

Salendo al colle Sea delle Tampe © Cuneotrekking
Svoltando verso sinistra, oltre la baita percorriamo ancora pochi metri di dislivello per salire sulla cima Granè, dove è presente un piloncino con la madonnina della neve.

Monte Granè © Cuneotrekking
Il paesaggio a giro d’orizzonte è splendido. Siamo vicinissimi al Viso Mozzo (3015 m) e, appena più a destra, al Monviso, mentre più in là oltre il Visolotto si susseguono le varie punte: Gastaldi, Roma, Udine, Venezia per chiudere con il monte Granero e il Meidassa.

Viso Mozzo e Monviso © Cuneotrekking

Sguardo sulle punte Roma, Udine e Venezia © Cuneotrekking

Monte Granero (3171 m), a sinistra, e Meidassa (3105 m) © Cuneotrekking

Sguardo sul versante di Oncino © Cuneotrekking
Più a nord, a destra del colle della Gianna, fa bella mostra la Sea Bianca (2721 m).
Abbiamo ancora tempo per spingerci verso il Ghincia Pastour (2469 m), almeno per scattare qualche foto da un’angolazione diversa. Nel frattempo altri escursionisti provenienti da Crissolo raggiungono il Granè.

Scendendo dal Ghincia Pastour © Cuneotrekking

Piccola punta nei pressi del Granè © Cuneotrekking

Pian della Regina vista dall’alto del Granè © Cuneotrekking
Trovato un posto al riparo dal vento ci fermiamo per pranzare. Più tardi riprendiamo la strada del ritorno fin al Pian della Regina.

Immagini della discesa al Pian della Regina © Cuneotrekking

Discesa al Pian della Regina © Cuneotrekking
Mattia Bertero Supporter
26/11/2017 alle 15:35
Ciao a tutti voi.
L’escursione di oggi ha portato me e Silvia al Monte Grané in Valle Po.
Avevo voglia di vedere il Monviso innevato da vicino.
In realtà questa ciaspolata non è stata incoraggiata dalle previsioni del tempo: su vari siti viene segnalato sereno con nuvole sparse ma quello che mi spaventava un po’ erano le temperature, massime di -6 gradi dal Piano della Regina con un vento sostenuto.
Accidenti…
Non ci perdiamo d’animo ed eccoci alle 9:15 arrivati al Piano della Regina e pronti a partire, il tempo è stupendo con il Monviso ed il suo gruppo ben visibili, il vento c’è ed è gelato ma almeno ci sono solamente -2 gradi.
Qui mi è scattato un altro timore, che la neve sia talmente dura e gelata da non riuscire a camminare con le ciaspole, per di più avevamo deciso di seguire il percorso seguito qui su Cuneotrekking quindi seguendo la strada battuta dal gatto delle nevi..
Vengo subito smentito: la neve è si dura, pure battura, ma le ciaspole si piantano bene e questo manto si dimostrerà così fino in vetta, rendendo l’escursione molto piacevole; non c’è ne troppa, direi 40 centimetri nei punti più spessi e il bollettino Arpa Piemonte non dava nessun pericolo rilevante di valanghe.
Il freddo portato dal vento è micidiale, soffriamo un po’ di dita gelati sia di mani che di piedi a momenti alterni, però saliamo davvero bene e senza difficoltà.
A metà strada ci raggiungono tre escursionisti con le ciaspole partiti anch’essi da Piano della Regina ma hanno tagliato fuori sentiero per un bel pezzo.
Intanto il sole sbuca dalla Sea Delle Tampe e ci scalda un po’ ma rende la neve un po’ più molle ed affondiamo un po’ di più ma non così tanto grazie alla temperatura bassa.
Arrivano anche tre scialpinisti che ci superano con scioltezza.
Notiamo anche noi i curiosi cumuli di neve che i ragazzi di Cuneotrekking avevano visto.
Tra tornanti vari arriviamo alla Sea della Tampa dove il panorama si apre sulla pianura, li troviamo altra gente salita con ciaspole e sci da Crissolo.
L’ultimo tratto verso la cima lo facciamo senza ciaspole visto l’assenza quasi totale di neve in punta ed eccoci che alle 10:5’0 siamo in vetta.
Qui tutti i presenti rimangono in un religioso silenzio, noi compresi: il panorama offerto è semplicemente la perfezione che la natura può regalare: il Re di Pietra si staglia fiero nel cielo azzurro senza una nuvola assieme alle montagne del suo gruppo, così come le montagne del versante Nord della Valle Po fino alla pianura avvolta da una leggera foschia.
C’è un vento pazzesco e gelato, a giudicare dalla neve bella gelata dovremmo essere molto sotto lo zero.
Troviamo un punto riparato dove rimaniamo una mezz’ora per mangiare e gustarci il sole.
Tutto è così bello, non saremo più scesi da li, nonostante la temperatura molto bassa siamo attrezzati bene e al sole si sta davvero bene.
Ma dobbiamo scendere e quindi intraprendiamo la via del ritorno seguendo i nostri passi dell’andata all’inverso, durante la discesa due sciatori ci superano all’altezza dei cumuli.
Arriviamo alla macchina a Piano della Regina alle 12:50.
E’ stata un’escursione pressochè perfetta: tempo magnifico mai una nuvola, temperatura bassa ma che ha reso la neve compatta da essere meravigliosa per salire se che diventasse un gelone unico, il panorama offerto è uno degli spettacoli più belli delle nostre vallate, Silvia ed io eravamo molto in forma. Che si vorrebbe di più?
Un saluto da Mattia e Silvia da Mondovì.
Elio Dutto
27/11/2017 alle 21:33
Ciao Mattia. Ero sicuro che quest’escursione vi sarebbe piaciuta, non fosse altro che per il panorama strepitoso che si ha verso il Monviso. Siete scesi molto veloci, forse per la bassa temperatura. Ciao, alla prossima!