Un cartello indica la strada per Prato Nevoso e un altro per il rifugio Balma. La strada chiusa e innevata ci induce quindi a calzare fin da subito le ciastre lungo il percorso stradale che sale molto gradatamente con tornanti e lunghi traversi verso Prato Nevoso.

Sulla strada che sale dalla borgata Vinè © Cuneotrekking
Raggiunta la quota 1280 metri circa lasciamo a destra un sentiero che scende a Fontane e Revelli.
Proseguendo lungo la strada rimaniamo stupiti dalla bellezza di alcune grandi conformazioni rocciose che spiccano di fronte a noi.
Dopo altri tornanti, attorno alla quota di 1380 metri, raggiungiamo il bivio che ci interessa (indicazioni per Casera Vecchia, Alpe Mezzarina, rifugio Balma) per proseguire.

Cartelli segnaletici © Cuneotrekking
Svoltando a sinistra risaliamo un sentiero che più su si eleva passando accanto a blocchi rocciosi, mentre alla nostra sinistra (sud) possiamo notare la croce in ferro eretta sul Trucche Ciapè.

Salita sul sentiero © Cuneotrekking

Tratto tra le rocce © Cuneotrekking

La croce sul Trucche Ciapè © Cuneotrekking
Ancora pochi passi per sbucare sulla radura di Casera Vecchia (1502 m) con la sua fontana; qui tutte le case hanno il tetto racchiuso, tipico di queste zone.

Arrivo dalle prime case di Casera vecchia © Cuneotrekking

Salendo dopo le case © Cuneotrekking
Da lì seguendo il percorso tracciato con tacche bianco/rosse proseguiamo in direzione nord-ovest tenendoci leggermente a destra della grande conca.

Poco oltre © Cuneotrekking

La conca innevata © Cuneotrekking
Superate ancora alcune vecchie baite ne raggiungiamo ancora una posta a quota 1609 metri, sulla via che porta alla Colla di Mezzarina. Abbandonato il sentiero svoltiamo verso destra (indicazione Merdenzone – sentiero n. 3).

Dalla baita si svolta a destra © Cuneotrekking
Non essendoci quasi più neve su quest’ultimo tratto soleggiato posiamo momentaneamente le ciastre presso la baita e proseguendo a vista, senza seguire sentieri, raggiungiamo la cima posta a destra della colla.
Rimaniamo stupiti del paesaggio che si presenta di fronte a noi. La vista spazia dal monte Alpet (1611 m) alla cima Robert (1819 m), dal Baussetti (2002 m) all’Antoroto (2144 m), dalla Colla dei Termini (2006 m) al Pizzo d’Ormea (2476 m), dal Mongioie (2630 m) al Mondolè (2382 m).

Sulla cima del Merdenzone © Cuneotrekking

Foto di gruppo sulla cima © Cuneotrekking

Monte Mongioie © Cuneotrekking
Stupenda anche la visuale verso il Monviso, posto tra la punta del Vallon (1838 m) e le costruzioni di Prato Nevoso.

Veduta verso il Monviso tra la Punta del Vallon e Prato Nevoso © Cuneotrekking
Purtroppo una cappa di smog ristagna su tutta la pianura precludendoci la visuale di Cuneo.
Non vorremmo più scendere da questo balcone panoramico però, come ogni cosa, tutto ha un termine. Scesi alla vecchia baita ci fermiamo per il pranzo prima di riprendere lo stesso percorso di discesa a Viné.

In discesa dalla cima © Cuneotrekking

Ritorno tra le case di Casera Vecchia © Cuneotrekking

Rifornimento d’acqua alla fontana di Casera Vecchia © Cuneotrekking

Veduta su Vinè e Fontane © Cuneotrekking

Alcune spettacolari guglie © Cuneotrekking
ernesto
17/04/2019 alle 21:52
bravi a tutti i collaboratori di questo sito
Elio Dutto
18/04/2019 alle 10:21
Grazie Ernesto. Ciao
Mattia Bertero Supporter
16/05/2019 alle 09:46
Ciao a tutti voi.
Siccome per il weekend danno previsioni di tempo brutto, ne approfitto del mio turno lavorativo pomeridiano al lavoro di questa settimana per fare una veloce escursione mattutina per sgranchirmi un po’ le gambe.
Scelgo questa cima per la vicinanza rispetto a casa mia di Mondovì e per la facilità del percorso.
Diciamo che questa mattina è un allenamento in attesa che la neve in quota vada via.
Arrivo molto presto nella zona: alle 6:10 parcheggio a quota 1400 m sulla strada che da Fontane porta a Prato Nevoso.
Il Sole è appena spuntato e fa freddo (3 gradi) però non c’è vento e quindi non si percepisce troppo questa bassa temperatura, il cielo è perfettamente sereno con una leggera foschia.
La ridiscendo per 150 metri prima di incontrare il sentiero di salita a quota 1375 m.
M’incammino attraverso un bel bosco di latifogli con una salita regolare.
Dopo poco tempo arrivo a Casera Vecchia, un posto davvero incantevole, qui il sentiero si fa più ripido ed ha tratti è scivoloso per il fango, c’è la brina che ricopre l’erba ed i fiori, la natura si sta piano piano svegliando.
Più avanti è in vista la conca prativa: davvero molto bella non mi ricordavo questo posto, e pensare che solo nell’altro versante ci sono gli impianti sciistici di Prato Nevoso, questa conca in pochi la conoscono nonostante sia a poca distanza di un posto molto frequentato.
La Valle Corsaglia è piccolina ma riserva delle belle sorprese.
A quota 1607 arrivo all’ultimo bivio prima dell’ultima rampa verso il Merdenzone, la traccia svanisce in fretta e si sale senza un percorso obbligato, qui incontro una velatura di neve caduta di recente che sarà presente fino alla vetta, molte genzianelle in fioritura su questo costone.
Alle 7:00 sono in vetta.
Spettacolare il panorama: peccato per la pianura coperta dalla foschia ma il resto è ben visibile: le vicine montagne dell’Alta Valle Corsaglia e Maudagna sono ancora belle cariche di neve.
C’è un silenzio disturbato solo dagli aerei di passaggio, resto sulla vetta per 40 minuti prima di ridiscendere e tornare alla macchina, a cui arrivo alle 8:15.
Un’escursione veloce d’allenamento, avrei potuto proseguire oltre, magari fino alla Cima Artesinera ma non volevo affaticare troppo le gambe in vista del lavoro di oggi pomeriggio.
Un posto davvero incantevole, ideale per la stagione primaverile.
Un saluto da Mattia da Mondovì.
Elio Dutto
16/05/2019 alle 12:56
Hai fatto una toccata e.. fuggi. Che velocità! Anche a me era piaciuta molto quest’escursione. Bravo Mattia, alla prossima…
Flavio
12/12/2020 alle 21:50
Ciao!! Vorrei sapere quanto tempo si impiega a salire sul Monte Merdenzone con la neve on le ciaspole… Grazie.
Elio Dutto
13/12/2020 alle 08:17
All’incirca dalle due ore e mezza alle tre ore.