La marcia inizia da qui, col superamento dei tornanti che conducono fino al ponte Murato (1224 m) ove si passa sulla sinistra orografica del vallone.

Sulla strada già oltre il ponte Murato © Cuneotrekking
Circa un chilometro dopo di strada innevata, lasciamo scendere, a sinistra, la deviazione (1332 m) che si dirige sul greto del torrente Ellero verso il pian di Male, la colla Rossa e la colla Bauzano con i relativi itinerari al monte Grosso (2041 m) e la cima Durand (2092 m).
Proseguendo sulla strada raggiungiamo in progressiva salita, più avanti, due tornanti posti sotto la mole della parete rocciosa della cima Cars che ci trasportano, poco dopo, al il bivio verso destra (palina – quota 1518 m) per il rifugio Comino (1795 m) e la cima Cars (2218 m).

La cima Cars © Cuneotrekking

Zoom sulla cima delle Saline © Cuneotrekking
La strada per un po’ si snoda tagliando le propaggini est della cima della Madonna, supera un gias e con mezzo giro verso sinistra va ad incunearsi nella strettoia che precede i caseggiati di punta Chiappa (1624 m).

Sotto le propaggini est della cima della Madonna © Cuneotrekking

Slavina alla base di cima della Madonna © Cuneotrekking

Verso i caseggiati di ponte Chiappa © Cuneotrekking
Questo è anche il punto ove, nella stagione estiva, si lascia l’auto.
Un leggero tratto in discesa ci trasporta sullo splendido pianoro detto piano Marchisio, tagliato a metà dal serpeggio del torrente Ellero.

Veduta oltre ponte Chiappa © Cuneotrekking

Sul pian Marchisio © Cuneotrekking

Al fondo, la cima delle Saline © Cuneotrekking

Torrente Ellero e al fondo l’arrotondato Monte Grosso © Cuneotrekking

Salendo © Cuneotrekking
La neve è abbondante e il superamento di un rio laterale ci obbliga ad abbandonare il pianoro per deviare con un lungo traverso diagonale verso destra.
Cercando di non perdere quota superiamo pendenze e avvallamenti (per la pendenza prestare attenzione alla temperatura e al tipo di neve) fino a raggiungere il rifugio, posto sotto gli sguardi della cima delle Saline (2612 m).

Nel lungo traverso © Cuneotrekking

Sguardo all’indietro © Cuneotrekking
Due panchine di fronte al rifugio ci offrono gradita ospitalità per il pranzo.
In estate il rifugio è punto di partenza per numerose escursioni, esempio al lago Biecai, alle cime Pian Ballaur, Serpentera, Saline e Mongioie, nonché importante base d’appoggio per i trekking che si sviluppano attorno al Marguareis e al Mongioie stesso.

Il rifugio Mondovì © Cuneotrekking

Il rifugio Mondovì © Cuneotrekking

Il rifugio Mondovì © Cuneotrekking

Dal rifugio sguardo verso il Mongioie © Cuneotrekking
Il tempo ha retto abbastanza bene ma alcune nuvole spuntano oltre il Mongioie. Riusciamo comunque a goderci il posto, bellissimo, per una buona mezz’ora prima di incamminarci per il ritorno.

Inizio della discesa dal rifugio © Cuneotrekking

Nuovamente sul pian Marchisio © Cuneotrekking
Escursione molto bella che può essere più o meno impegnativa a seconda di dove si può lasciare l’auto. Con due slavine presenti ancora ad inizio percorso, il GPS ci ha dato per la sola andata 10,5 km di percorrenza. Percorso leggermente ridotto al ritorno per alcuni tagli.
Claus72
11/04/2016 alle 13:02
Che meraviglia il Pian Marchiso innevato!
Per via del rischio valanghe non sono mai andato con le ciaspole,grazie per le splendide foto e della consueta ottima diescrizione!