Imbocchiamo la strada davanti al rifugio che, dalla base di un grande olmo centenario, tra i più grandi del Piemonte, prosegue in direzione sud-est. La strada taglia un grande prato, delineato da una fila di frassini, che ospita alcune piste da sci di fondo e biathlon. Poco distante raggiungiamo le prime case della borgata Carter.

In salita oltre la borgata Carter © Cuneotrekking
La strada piega verso sinistra e in salita moderata, delineando un leggero semicerchio, attraversa un boschetto di frassini, betulle e querce portandoci in vista di una struttura per la captazione delle acque.

Tratto nel bosco © Cuneotrekking
Continuiamo a salire nel bosco fino a raggiungere la grande radura denominata prà della Sala (1496 m).

Nelle vicinanze del Prà della Sala © Cuneotrekking
La strada prosegue all’interno e, sul margine superiore, raggiungiamo il bivio per il Chiot, Bergemoletto e Bergemolo. Svoltando invece verso sinistra (colle dell’Arpione e monte Bourel) riprendiamo la salita che con pochi tornanti ci trasferisce all’interno di una faggeta.
Poco dopo ci imbattiamo in un secondo bivio (indicazione per colle dell’Arpione). Abbandoniamo definitivamente la strada che prosegue verso una cava di marmo non più utilizzata svoltando su un sentiero che parte sul versante destro. Addentrandoci in una folta pineta, risaliamo a zig-zag il ripido pendio che in un quarto d’ora ci conduce direttamente al colle dell’Arpione (1735 m).

Arrivo al colle dell’Arpione © Cuneotrekking
Ci troviamo ora sul divisorio della valle Gesso con il nostro sguardo che può finalmente spaziare e distendersi a est.

Proseguendo dal colle © Cuneotrekking
Proseguendo verso sinistra (nord-est) costeggiamo la folta pineta che delinea il crinale con la valle Stura. Possiamo già notare, in lontananza, la nostra meta, ma per raggiungerla occorre affrontare una salita più impegnativa che termina sulla vicina cima Peirolera (1827 m).

Avvicinamento alla Cima Peirolera © Cuneotrekking

In salita © Cuneotrekking
Quindi, con percorso più agevole, scavalchiamo alcuni dossi fino a raggiungere il cippo in pietre collocato sulla cima Cialancia.

Verso la cima, dove qualcuno ci ha preceduti © Cuneotrekking

Sguardo verso le Alpi Cozie © Cuneotrekking

Verso le Alpi Cozie © Cuneotrekking
Tre escursionisti ci hanno preceduti e altri ne arriveranno ancora, confermando quanto sia apprezzata questa escursione. Oltre alla pregevole veduta su Demonte, collocato mille metri più in basso, apprezziamo molto quella del vicino monte Bourel (2468 m) che abbiamo salito sia dalla valle Gesso (vedi) sia dalla valle Stura (vedi).

Cima Cialancia © Cuneotrekking

Sguardo all’indietro sul percorso e sul Monte Bourel © Cuneotrekking
Verso sud-est abbiamo una visuale importante che contempla le cime Bussaia (2450 m), Frisson (2637 m), Rocca dell’Abisso (2755 m) e, più a destra, il Lausetto (2687 m) e il monte Stella (3262 m) con veduta del vertiginoso canalino di Lourousa.

Dalla Cialancia puntiamo il tele verso il Frisson e la Rocca dell’Abisso… © Cuneotrekking

…e il Monte Stella con a fianco il Canalino di Lourusa © Cuneotrekking
Verso nord e nord-ovest possiamo notare tutte quelle poste sul lato orografico sinistro della valle Stura, tra le quali il monte Nebius (2600 m), la Rocca Radevil (1957 m), il Corso del Cavallo (2042 m), l’Alpe di Rittana (1797 m) e il Tagliarè (1654 m).
Dopo un meritato riposo riprendiamo la via del ritorno verso il colle dell’Arpione e poi verso Bergemolo.

Immagini della discesa © Cuneotrekking

In discesa © Cuneotrekking

In discesa © Cuneotrekking

Ritorno al Prà della Sala © Cuneotrekking

Ritorno nel bosco © Cuneotrekking
Luigi Paolo Barzaghi
09/02/2015 alle 12:33
Quanto mo manca la montagna………..
Bruno
10/02/2015 alle 09:08
Escursione molto bella; per escursionista principiante sulla neve con ciastre è fattibile
dopo le ultime abbondanti nevicate senza rischi valanghe. Grazie
Daniela
10/02/2015 alle 15:18
Bellissima escursione!!! L’ho provata salendo sia da Desertetto, sia da Valdieri passando dal monte Piastra. Da ripetere sicuramente.
Grazie.