La cima Saben è un ottimo punto panoramico verso le valli Gesso e Stura. Diversi sono gli accessi che conducono alla sua vetta; la si può salire da Valdieri, da Sant’Antonio di Aradolo, da Moiola e anche da Andonno. Siamo saliti in vetta alcune volte ma in altri periodi: trovarsi su in una giornata soleggiata e dopo una bella nevicata è un qualcosa di diverso e inimmaginabile.

In partenza da Tetti Pilone. Sul fondo, si intravede già la Cima del Saben © Cuneotrekking
Lasciata l’auto nel parcheggio adiacente ed infilate fin da subito le ciastre, ci inoltriamo sulla stradina che affianca le case e da lì si dirige a sud-ovest sul versante Gesso. Qualcuno prima di noi ha già tracciato un po’ la strada. Sali-scendi iniziali ci portano presto nelle vicinanze del Monte Croce che lasciamo, per il ritorno, alla nostra destra. Intanto, le numerose tracce nella neve che ci hanno accompagnato fino qui si stanno diradando riducendo il percorso ad un’unica pista. Ignorando alcuni cartelli segnaletici che scendono verso la Val Gesso e la Val Stura, proseguiamo tra boschi di faggi che colonizzano tutto il versante ombroso del lato Stura ed andiamo a raggiungere alcuni piccoli tornanti.

Arrivo dai tornanti © Cuneotrekking
In molti punti troviamo rami e alberi piegati dalla neve; il tutto che rende il paesaggio più suggestivo.

Panorami suggestivi © Cuneotrekking
Molto più avanti arriviamo ad un bivio situato in leggera salita. Qui, lasciata a sinistra la strada sbarrata che prosegue sul versante della Val Gesso, seguiamo un percorso che sale ripido sul crinale portandoci, più avanti, sul versante della Colla delle Piastre (1386 m) raggiunta dopo un traverso. Dalla colla si apre uno scenario magnifico che abbraccia tutta la piana di Demonte e la Valle Stura. Su questo colletto arriva anche il sentiero che proviene da Moiola.

Dalla Colla delle Piastre © Cuneotrekking

La calotta bianca del Saben vista dalla Colla delle Piastre © Cuneotrekking
Proseguendo ancora verso sud ci inoltriamo nella fitta boscaglia che taglia il versante occidentale della Cima Roccoston (1475 m). Al termine di un lungo traverso inizia la salita più impegnativa dell’escursione di oltre 250 metri di dislivello a zig-zag tra gli alberi, il tutto su neve farinosa che aumenta di spessore. Segnavia bianco-rossi disegnati su alcuni tronchi ne indicano il ripidissimo percorso. Al termine del fitto tratto boscoso sbuchiamo sulla calotta bianca che avvolge tutta la sommità, come una meringa.

Al termine del bosco, sotto la meringa © Cuneotrekking
Il percorso, che svolgiamo ora sul tratto occidentale, si fa ancora più ripido e raggiunge in pochi minuti di salita la croce in ferro della cima (km 5,78 dalla partenza), dalla quale si domina tutta la Valle Stura di Demonte.

In salita nell’ultimo tratto © Cuneotrekking
A pochi metri di distanza, su un piedistallo, è posizionata una struttura in acciaio molto particolare che fornisce, oltre all’ora esatta su meridiana, una ingegnosa tavola orientativa con i nomi delle montagne, corredata da numerosi tubicini puntati a cannocchiale verso le cime più importanti del circondario.

L’originale struttura in acciaio © Cuneotrekking
Facendo qualche passo in discesa verso est, ci portiamo sulla direttrice di Valdieri che giace 870 metri più in basso. Molto bello e importante il paesaggio che da qui si protende verso il vallone di Entracque e le cime dell’Argentera, del monte Matto e del Gelas.

In primo piano, la Costa dell’Arp. Al fondo, il Monte Matto © Cuneotrekking

In primo piano, il Monte La Piastra © Cuneotrekking

Dalla croce di vetta sguardo verso la Valle Stura © Cuneotrekking

Zoom sull’abitato di Valdieri © Cuneotrekking
Mentre stiamo assaporando in punta i nostri panini, arrivano a farci compagnia una coppia di ragazzi simpatici con cui faremo conversazione fino alla nostra partenza.
Riprendiamo la strada del ritorno con un po’ di attenzione nel primo ripido tratto di discesa per via della neve molto scivolosa.

In discesa nel primo tratto © Cuneotrekking
Seguendo a ritroso il percorso dell’andata torniamo verso la Colla delle Piastre, continuando poi fin sotto l’altura del Monte Croce.

Ritorno alla Colla delle Piastre © Cuneotrekking
Arrivati al bivio per il Monte Croce svoltiamo a sinistra percorrendo un tratto di strada in salita che passa prima vicino ad un bel presepio artigianale in legno, poi continuiamo il cammino fino ad un gruppo di antenne telefoniche. Alla base sono state installate numerose meridiane create con arte e molta ingegnosità. Proseguiamo ancora un breve tratto tra le betulle verso est dove è posta una grande croce poi, deviando verso destra, torniamo in basso sulla stradina che ci riporta al parcheggio.

Verso il Monte Croce © Cuneotrekking

Ritorno tra le case dei Tetti Pilone © Cuneotrekking
fulvio franco Supporter
08/01/2014 alle 14:41
Meringa, è la parola esatta!
Claudia Mattiauda
09/01/2014 alle 09:04
Cari amici di Cuneotrekking, la Cima Saben sarà sicuramente uno dei nostri obiettivi futuri con, o senza ciaspole. Ci aveva già attirate l’escursione che avevate proposto tempo fa in ambiente autunnale. Possiamo proporvi una bella ciaspolata che abbiamo fatto il 27 dicembre? Valle Tanaro, da Garessio salire fino al colle del Quazzo in macchina e dal colle proseguire con le ciaspole fino al M.Spinarda. E’ alto solo 1357 metri ma offre un panorama molto vasto, noi quel giorno abbiamo visto pure la Corsica! Avendo nevicato il giorno prima abbiamo poi trovato un paesaggio molto suggestivo con i rami degli alberi piegati dalla neve come avete descritto anche voi nella vostra escursione. Un caro saluto Claudia
Cuneotrekking
09/01/2014 alle 16:49
Ciao Claudia. Essendo sempre alla ricerca di nuovi itinerari, siamo molto contenti della nuova meta che ci hai proposto. La Val Tanaro non la conosciamo ancora non perché non sia bella, piuttosto perché un po’ distante da casa nostra. Sicuramente proporrò questa escursione ai miei amici e sono certo che potrà diventare uno dei nostri prossimi itinerari. Ti ringrazio tanto. Elio
Claudia Mattiauda
09/01/2014 alle 22:04
Ciao, non è poi così lontana da voi la Valle Tanaro. Dal casello autostradale di Mondovì, uscendo dall’autostrada a Ceva e proseguendo sulla SS28, fino a Garessio ci vogliono circa 40 minuti, da Garessio al colle del Quazzo circa 15. In Val Tanaro ci sono bellissime montagne, se volete informazioni scrivetemi, sarò ben contenta di fornirvele. Tanti saluti e buone escursioni (noi siamo in provincia di Savona e spessissimo frequentiamo le valli cuneesi, tutto sta ad andare in un posto la prima volta, poi dalla seconda volta in poi, chissà perchè la strada sembra … più breve!!) Ciao ciao
Cuneotrekking
10/01/2014 alle 11:29
Ciao Claudia. Per noi che abbiamo un sacco di vallate e montagne a portata di mano e siamo abituati a decidere l’escursione anche all’ultimo minuto, ci pare un po’ lontana. Ma questo non ci fermerà e qualche cima in Val Tanaro la faremo sicuramente. Ti chiederò prossimamente qualche informazione al riguardo. Ciao, Elio
Erika
08/03/2015 alle 21:28
Molto panoramic.. fatta oggi