L’escursione parte dalla borgata Pellegrino superiore, situata un chilometro circa prima di Campiglione. Calzate le ciastre fin da subito, nel primo tratto seguiamo la strada che si snoda a serpentina e, dopo aver lasciato a sinistra due piloni votivi, ci avviciniamo, lasciandola poi a lato, alla borgata di Campiglione.

Primi passi © Cuneotrekking

Poco oltre © Cuneotrekking

I due piloni votivi © Cuneotrekking
Dalla borgata la strada prosegue serpeggiando sulla destra della comba Giunchi distendendosi liberamente sui lunghi traversi e tornanti fino a trovare più in alto il bivio di quella proveniente dalla borgata De Costanzi.

Oltre la comba Giunchi © Cuneotrekking

Salendo oltre la borgata Campiglione © Cuneotrekking
Qui, sotto le ripide pendici della punta Ciarmetta, ritroviamo un po’ di piano e, dopo aver superato la strettoia della comba Giunchi, riprendiamo a risalire tra radi larici verso il falsopiano che ospita le assolate grange Chiotti. Siamo a circa duemila metri di altitudine.

Verso le grange Chiotti © Cuneotrekking
Senza addentrarci tra le case, a sinistra della prima incontrata, cominciamo la vera e propria salita verso una ripida conca che va a scemare nelle vicinanze di una bella baita con fontana.
Da lì, oltrepassata una struttura in lamiera, riprendiamo la salita, ora meno impegnativa, verso l’ampio vallone superiore fiancheggiando l’immensa parete est del monte Chersogno (3026 m). Tenendoci prevalentemente sul lato destro del vallone, nel susseguirsi di alcuni dossi innevati ci portiamo verso la parte alta che sul finale termina al colle di Chiosso ovest (2430 m).

Nella parte alta del vallone che sale al colle di Chiosso est © Cuneotrekking
Senza raggiungerlo, circa duecento metri prima, ci dirigiamo verso destra nel corto vallone laterale che sale al colle est di Chiosso (2408 m) dove si apre, a nord, una stupenda cartolina sul Monviso.

Monviso visto dal colle di Chiosso est © Cuneotrekking
Da lì risaliamo il facile e ampio dosso panoramico che conduce alla punta Sarsassi (2460 m), dove troviamo già due escursionisti.
Il panorama incantevole che si presenta sembra il prodotto finito della tavolozza di un pittore. Alla nostra sinistra, incantati da tanta bellezza, possiamo ora fermarci per ammirare la parete est del vicino monte Chersogno (3026 m), della più distante Rocca Marchisa (3072 m), della Rocca Gialeo (2996 m) e del Pelvo d’Elva (3064 m) che spunta a destra del Bric Camosciera (2934 m). A sud-est, sulla destra orografica della val Maira, si notano molto bene la Costa Chiggia (2156 m) e il monte Festa (2130 m).

Arrivo alla punta Sarsassi © Cuneotrekking

Sulla punta Sarsassi © Cuneotrekking

Rocca la Marchisa dalla punta © Cuneotrekking

Pic delle Sagneres e Rocca Gialeo con la casermetta visibile in basso a destra © Cuneotrekking

Sulla destra del Bric Camosciera spunta il Pelvo d’Elva © Cuneotrekking
Per il ritorno potremmo scegliere di fare un anello scendendo lungo la corsa del Cavallo alla punta Ciarmetta (2312 m) e da lì proseguire liberamente in discesa sulla costa Gerarda, ma per l’orario (oltre mezzogiorno) e la temperatura piuttosto elevata preferiamo non rischiare sullo strato di neve poggiante su terreno erboso.
Torniamo quindi sui nostri passi fino alla baita per poi scendere liberamente tra le grange Chiotti e fermarci presso la capanna sociale Ellena Franco per pranzare.

Discesa verso la capanna sociale Ellena © Cuneotrekking

Baita con fontana © Cuneotrekking

Discesa libera verso le grange Chiotti © Cuneotrekking

Pranzo presso la capanna sociale Franco Ellena © Cuneotrekking

La capanna ai piedi del Chersogno © Cuneotrekking

Costa Chiggia al fondo © Cuneotrekking
Infine riprendiamo la strada innevata per la discesa alla borgata Pellegrino superiore.
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