Testa di Garitta Nuova

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Il tuo commento

  1. Agostino Angeli


    Grazie per queste bellissime immagini e la descrizione sempre impeccabile. Anch’io questa settimana non ho trovato nessuno del gruppo ma a differenza della tua costanza ho rinunciato. Seguirò la tua traccia per la prossima escursione


  2. Grazie delle belle immagini . Spero un giorno finalmente di riuscire di nuovo a fare qualche piccola cosa,anche se combinare e’ sempre più…complicato! Auguri,buone feste!

  3. Sandra Collino


    Acquistato tuo libro che trovo utilissimo. E’ possibile dedicare qualche articolo a chi può camminare per soli 60 minuti per postumi di operazione ad una gamba? Partenza da luoghi raggiungibili in auto in provincia di Cuneo.
    Tante grazie per l’attenzione. Ciao

    • Valerio Dutto


      Ciao Sandra, grazie per il suggerimento. Ne terremo sicuramente conto. In effetti sarebbe utile anche per chi volesse iniziare a far camminare un po’ i bimbi piccoli.


  4. Ciao a tutti voi.
    L’escursione di questa mattina era da un po’ che volevo farla, la Garitta Nuova l’ho già percorsa diverse volte in Estate ma mai con la neve!
    Inoltre sono sempre salito dalla Valle Varaita ma mai dalla Valle Po.
    E aspettavo una giornata così limpida come quella di oggi per andare.
    Ero un po’ perplesso all’inizio per via del vento forte che veniva preannunciato nei giorni scorsi: si parla di tempeste di vento con punte di 100 Km/h!
    Inizialmente previste per tutto il weekend, poi ieri hanno spostato questa tempesta a Domenica quindi il Sabato era ok per la scalata.
    E così alle 8:!5 sono a Pian Munè giusto quando sta per albeggiare, il tempo è stupendo e ci sono 2 gradi di temperatura e la pianura è ben visibile, per non parlare dello spettacolo del Gruppo del Monviso così vicino.
    Ho azzeccato la giornata mi sa.
    Gli impianti sono in funzione anche se non c’è molta neve, non c’è ancora nessuno se uno un ciaspolatore che sta già intraprendo la via che dovrò seguire anch’io.
    Intraprendo la via verso le Meire Croesio sulla sterrata battuta dal gatto delle nevi, in realtà è più ghiaccio che coltre nevosa che mi costringe a mettere le ciaspole fin dalla partenza e lungo la strada molte volte la via è sgombra dalla neve.
    Dopo 40 minuti di passeggiata arrivo a Meire Croesio dove la mia vetta si palesa davanti a me con l’inconfondibile ripetitore a farmi da guida.
    Qui decido di cambiare percorso rispetto a quello intrapreso da Elio in questa pagina di Cuneotrekking, lui ha girato a destra dopo Meire Croesio per poi seguire la pista da sci fino alla cresta che lo ha portato sulla cima, io invece decido per la parte opposta salendo verso sinistra per risalire una dorsale che si sarebbe ricongiunta con la cresta di Elio più avanti quasi alla Garitta.
    Ho deciso così perchè dalla parte destra c’è poca neve e non posso invadere la pista (aperta) con le ciaspole, il lato sinistro invece è più in ombra è più carico.
    Così ha inizia la lenta salita di questa dorsale che si presenta in alcuni tratti molto ripida, in compenso c’è una traccia ben visibile che ha compattato la neve e sembra dirigersi verso la mia destinazione.
    Vedo che il ciaspolatore visto alla partenza che ha avuto la mia stessa idea, lo vedo più in alto e decido di seguire le sue orme perchè sembra che abbia percorso una via intelligente.
    Più salgo e più mi accorgo del panorama che si sta aprendo alle mie spalle, tutto limpido fino alle montagne della Valle D’Aosta, mi fa sempre tenerezza la collina isolata di Cavour, come cavolo sia riuscita a formarsi li rimane un mistero per me.
    La neve è molto buona per le ciaspole: una leggera corsa ghiacciati in superficie e sotto un manto abbastanza compattato, lo spessore non è elevato anche più verso la vetta non arriverà a più di 40 cm, meglio non affonderò tante volte.
    Dopo tanti tornanti improvvisati arrivo alla cresta finale tra l’arrivo della seggiovia e la cima.
    La seguo per un po’ fino a che ad un centinaio di metri dalla vetta vedo troppi massi spuntare dalla neve che rendono difficile l’attraversamento, il ciaspolatore di prima è passato pericolosamente da li. E’ un punto un po’ esposto.
    Non mi fido e decido di aggirarle sulla sinistra ma devo fare un attraversamento con i piedi obliqui per la pendenza del versante, un po’ pericoloso ma si affonda un po’ sulla neve che mi garantisce una bella presa.
    L’ultimo tratto è davvero ripido e punto diretto verso il ripetitore senza seguire la dorsale.
    Alle 10:30 sono arrivato al cippo di pietra della Garitta Nuova dopo due ore e un quarto di salita, incontro il ciaspolatore e facciamo amicizia, scambiandoci impressioni ed indicazioni su possibili escursioni della zona con le ciaspole, mi consiglia in special modo la vicina Testa di Cervetto.
    Il panorama è semplicemente STUPENDO: si vede tutto, il Gruppo del Monviso ed il Re di Pietra stesso sono impressionanti, le vette della Valle Varaita e Maira in bella vista, le Alpi Marittime e Liguri in tutto il loro splendore, la pianura di Cuneo e quella di Torino, le montagne della Valle D’Aosta.
    Nel frattempo arrivano due sciatori che ripartono subito, mezz’ora dopo riparte anche Davide (Il ciaspolatore) verso Pian Munè, io rimango da solo a fare ancora fotografie varie e per rilassarmi un po’ al sole.
    Ogni tanto mi arriva un vento gelido da Nord che mi fa venire male alla faccia, ogni tanto qualche raffica è bella forte.
    Inizio la discesa alle 11:30 dopo un’ora di sosta sulla vetta.
    Intraprendo la via del ritorno verso Pian Munè con una prima parte tutta improvvisata: il sole ha scaldato la neve e si affonda di più e questo mi permette di scendere in maniera diretta la dorsale di salita fin quasi a Meire Croesio.
    La faccio quasi di corsa e quasi con una via dritta verso le case, divertente con questa neve.
    Da Meire Croesio fino al Pian Mulè tanta gente che si dirigeva verso la pista da sci.
    Alle 13:00 sono al parcheggio molto intasato di macchine.
    Una bella escursione con un panorama stupendo ed un ottima neve per le ciaspole, anche se con questo sole e queste temperature alte non so quanto può durare senza altre nevicate.
    Un saluto da Mattia di Mondovì.


    • Ciao Mattia. Bella l’idea di salire in cima con quella variante da Pian Croesio. Ci avevo pensato anch’io l’ultima volta che sono salito. Tutto però dipende dalla quantità di neve presente. Con una giornata come ieri avrai avuto un panorama eccezionale. Bravissimo, come sempre. Elio