Risaliamo un mucchietto di neve trovando inaspettatamente la pista battuta che, tra i piloni della seggiovia, sale in direzione dell’Alpe di papa Giovanni.
Al bivio svoltiamo verso sinistra portandoci sul ripiano del vallone di San Lorenzo nelle vicinanze dello chalet Arrucador (1520 m). Nonostante il manto nevoso abbia ricoperto quasi tutti i disastri dell’alluvione sono comunque ben tangibili i segni che nell’autunno scorso questa ha lasciato sui bordi del rio.

Salendo il vallone di San Lorenzo © Elio Dutto
La salita prosegue all’interno del vallone e, più in alto, con una decisa svolta verso sinistra, ci guida allo chalet Le Marmotte offrendoci un incantevole scenario a 360 gradi che abbraccia tutte le cime della valle Vermenagna.

Chalet Le Marmotte © Elio Dutto
Seguiamo la strada verso destra che conduce al forte Centrale (1907 m), imponente fortificazione costruita verso la fine dell’Ottocento, ora in mano francese, circondata da baraccamenti che ospitavano le truppe.

Arrivo al forte Centrale © Elio Dutto

Casermetta con velatura di neve © Elio Dutto

Altra casermetta imbiancata dalla tormenta © Elio Dutto
Lasciato il forte Centrale ci dirigiamo in leggera discesa verso ovest. Più avanti raggiungiamo il colle di Tenda (1880 m) dove si intersecano alcune strade tra le quali quella che con infiniti tornanti scende in valle Roya allo sbocco del tunnel.
Il percorso prosegue a ovest con una strada. Noi la ignoriamo puntando direttamente alla cresta divisoria tra le valli Vermenagna e Roya.

Salendo al forte Pernante © Elio Dutto
Le impennate, seguite da brevi ripiani che si susseguono verso l’alto, danno modo di contemplare con più calma il paesaggio attorno a noi che raggiunge anche il mare Ligure.

Il mar Ligure © Elio Dutto
Più affianchiamo un rudere che doveva far parte del complesso fortificato del forte Pernante.

Salendo i dossi che portano al forte © Elio Dutto

Edificio in rovina sotto il forte Pernante © Elio Dutto
Il forte è collocato sull’altura in posizione dominante davvero strategica.

Giro intorno al forte © Elio Dutto

Particolare del forte © Elio Dutto
Il vento e la tormenta dei giorni precedenti lo hanno completamente imbiancato. Lo spettacolo intorno a noi è davvero impagabile. A ovest, lì a due passi, fa da padrone la Rocca dell’Abisso (2755 m) seguita dal monte Frisson (2637 m), dal Bec Baral (2130 m), dal colle Arpiola (1700 m) e dal monte Vecchio (1920 m), mentre sul lato opposto oltre al Bric Costa Rossa (2404 m) si estende la cima della Fascia (2495 m) e prosegue fino ai forti est del colle di Tenda.

La Rocca dell’Abisso (a sinistra) e la Rocca della Bastera (a destra) © Elio Dutto

Da sininistra: Bec Matlas, Bec Baral, Bric Castea e monte Vecchio © Elio Dutto

Girando intorno al forte © Elio Dutto

Dal forte con la Bisalta sullo sfondo © Elio Dutto
Iniziamo più tardi il ritorno al colle di Tenda facendo la sosta presso un bunker, al riparo dal vento che spira dal versante di Limone.

Scendendo al forte Centrale © Elio Dutto
Da lì, sui nostri passi, torniamo al parcheggio di Limonetto.
Michele Pantaleo
23/12/2020 alle 16:19
E’ una gita spettacolare. Io l’ho fatta questa estate ma con la neve ha un gran fascino
Elio Dutto
23/12/2020 alle 20:41
Ciao Michele. Hai perfettamente ragione, la neve dà quel tocco in più e rende più magico il panorama.