Superiamo il ponte svoltando a destra sulla strada che sale in direzione del vallone del Piz e del rifugio Zanotti. Pochi tornanti ci conducono verso il termine del paese fino all’ultima casa, da dove prende inizio il tratto innevato.
Calzate le ciastre e risalito un tratto di circa trecento metri, a un trivio lasciamo proseguire la strada che conduce nel vallone del Piz per svoltare a destra e percorrere la vecchia strada di collegamento con Pontebernardo che, con piacevole percorso, taglia trasversalmente lo splendido bosco di abeti bianchi del Balaur. Tra il XV e il XVIII secolo, la pianta veniva utilizzata, data la notevole altezza dei suoi fusti, come albero di maestra per le navi, mentre ancora oggi, soprattutto nell’Europa centrale, gli esemplari più giovani vengono utilizzati come alberi di Natale.

Tratto nel bosco del Balaur © Cuneotrekking
Durante la progressione nel bosco ci troviamo a passare sotto la condotta forzata che porta acqua alla centrale di Pietraporzio e un po’ oltre ad affiancare una ex casermetta, dalla quale inizia una discesa che ci condurrà nel vallone di Pontebernardo. Lungo questo tratto si aprono belle vedute sull’omonimo paese.

Veduta su Pontebernardo © Cuneotrekking
Raggiunto il ponte che scavalca il rio svoltiamo a sinistra passando accanto ad una costruzione in cemento e, con un traverso diagonale, confluiamo sulla strada che transita più in alto. Un tratto nel bosco ci conduce poi alla deviazione per Murenz e il Becco Rosso che lasciamo a destra.
Proseguendo oltre, la strada raggiunge due case in pietra, poi si stende tra larici che si infittiscono sempre più andando a raggiungere un ponte che ci trasporta sulla destra orografica del vallone.

Dalle case dei malgari © Cuneotrekking

Ci spostiamo sul lato destro orografico © Cuneotrekking
Alcuni tornanti risalgono ora le ripide pendici nevose della cima del Rouss e della Costabella del Piz dove occorre ben valutare la possibilità di slavine: questo tratto è da fare solo con neve ben assestata.
Con un taglio diagonale sul nevaio ci avviciniamo all’imbocco della piana dei Prati del vallone che si apre, come per magia, a ventaglio con uno spettacolare panorama che, dalla parte sinistra, inizia con il Becco Alto del Piz.

Verso i Prati del vallone © Cuneotrekking

All’inizio del tratto in piano © Cuneotrekking
Un breve tratto in piano ci conduce verso le case dove si trova il rifugio Prati del vallone.

I Prati del vallone © Cuneotrekking

Il rifugio Talarico © Cuneotrekking

Dal rifugio ci spostiamo verso le case © Cuneotrekking

Immagini delle case © Cuneotrekking
Oggi non intendiamo proseguire oltre. Su tutti i lati ci sono freschi ed evidenti segni di slavine.

Slavine sul sentiero che conduce verso il passo delle Scolettas © Cuneotrekking
Dopo una meritata pausa affrontiamo la discesa ricalcando le orme dell’andata.

In discesa dai Prati del vallone © Cuneotrekking

Attraversamento sulla sinistra orografica © Cuneotrekking

Discesa diagonale verso il centro del vallone © Cuneotrekking

Veduta sul Bersaio (sinistra) e sul monte Nebius (a destra) © Cuneotrekking
Laura
30/03/2015 alle 17:16
Complimenti come sempre per le dettagliattisime descrizioni, vorrei solo un chiarimento: lo sviluppo totale dell’escursione è di 15,3 Km, andata e ritorno? Grazie e buona montagna!!!
Elio Dutto
30/03/2015 alle 19:48
Ciao Laura. Lo sviluppo che leggi nelle note tecniche si riferisce sempre al totale dei chilometri percorsi (andata e ritorno) nell’intera escursione. Grazie per i complimenti e buone gite anche a te!
anna
08/04/2015 alle 16:40
Vi seguo sempre e “copio” le vostre gite. Grazie
Elio Dutto
08/04/2015 alle 20:57
Grazie di cuore Anna! I commenti come il tuo sono quelli che ci spingono ad andare avanti!