Pra di Roburent (1002 m) è un grazioso paesino dell’alta valle Corsaglia dominato dall’imponente campanile. Sul lato destro della chiesa, un porticato è diventato una vera galleria d’arte ricca di splendidi murales, mentre i pilastri che lo sostengono sono arricchiti da centinaia di ceramiche dipinte a mano dagli amici dell’associazione culturale ceramica “Vecchia Mondovì”. Ora si è aggiunta anche una simpatica biblioteca itinerante, dotata di numerosi libri posti su una carriola e sul portapacchi di una vecchia bicicletta.

La biblioteca itinerante © Elio Dutto
Dal parcheggio iniziamo la marcia salendo verso l’interno del paese con magnifica vista alle nostre spalle verso la colla del Prel (1615 m).

Uscendo dalla borgata di Pra con vista della chiesa e, al fondo, della colla del Prel © Elio Dutto
Duecento metri oltre gli Chalets Mongioie svoltiamo a sinistra abbandonando la strada che continua a destra. Dopo seicento metri, a un altro bivio, svoltiamo a destra lasciando proseguire a sinistra la sterrata che conduce a Vernagli e al bel rifugio La Maddalena. Calzate le ciastre iniziamo un percorso che si svolge all’interno di boschi di castagno seguendo un primo tratto in diagonale ascendente.

Svolta sul sentiero © Elio Dutto
Svoltando al fondo a sinistra, con ampi zig-zag ci accostiamo gradualmente a piccoli nuclei di casolari posti su radure poi, più sopra, andiamo a raggiungere una baita situata in posizione spettacolare sotto un roccione isolato.

La baita sotto il roccione isolato © Elio Dutto
La strada prosegue a piccoli tornanti (in una curva a gomito ignoriamo due frecce che fanno tenere la sinistra) costeggiando le case Rosa e le vicine case Barberis prima di approdare a una radura panoramica affiancata da un ammasso roccioso (1348 m).

Le case rosa © Elio Dutto
Chi sale sull’ammasso può godere di una veduta inconsueta di Pra e buona parte della valle Corsaglia. Tra le rocce è celato un minuscolo altarino con una campanella.

A sinistra l’ammasso roccioso © Elio Dutto

Pra vista dalle rocce © Elio Dutto

La colla del Prel © Elio Dutto

Al fondo si vede il Mongioie © Elio Dutto
Seguendo la sterrata che prosegue a destra, poco più avanti due brevi tornanti teniamo la sinistra e iniziamo un lungo traverso (direzione nord) che taglia a metà le pendici della Serra del Pilone.

Tra i due tornanti © Elio Dutto

Sul lungo diagonale © Elio Dutto
Superiamo una costa che regala belle visuali su alcuni casolari sottostanti, caratteristici per il “tetto racchiuso” in uso da queste parti, e sul lontano Monviso, sempre presente lungo questo tragitto. Dopo una breve flessione della strada raggiungiamo il bivio per Vernagli (palina) che lasciamo a sinistra e, subito dopo, nei pressi del pilone di san Bernardo, lasciamo ancora a sinistra (palina) la stradina che scende alla Croce dei Cardini e Pamparato.

Case dal tetto “racchiuso” © Elio Dutto
Proseguiamo invece la marcia verso destra sul sentiero che infila il crinale alberato fino al termine per approdare, nei pressi di un pannello e alcuni cartelli segnaletici, su una panoramica radura displuvio con le valli Roburentello e Casotto. La visuale su San Giacomo di Roburent, sui più distanti Vicoforte e Mondovì e sull’onnipresente Monviso è davvero bellissima. Qui incrociamo anche la sterrata che scende a Serra di Pamparato.

San Giacomo di Roburent © Elio Dutto
Procedendo dritto, in costante salita andiamo a raggiungere l’arrivo di una seggiovia. Un centinaio di metri dopo ci troviamo sul culmine del monte Alpet (1611 m), sormontato dalla croce di vetta.

La piccola cima dell’Alpet © Elio Dutto

Arrivo sul monte Alpet © Elio Dutto
Una tavola in pietra con tutti i nomi delle montagne è posta nei pressi della croce e da lì possiamo fermarci per godere un vasto paesaggio. Partendo da est è ben visibile il Bric Mindino (1879 m) con la sua altissima croce, il monte Antoroto (2144 m), quindi la colla dei Termini (2006 m) e, a seguire, il Pizzo d’Ormea (2476 m), il Mongioie (2630 m) e il Mondolè (2382 m).

In lontananza, il Bric Mindino © Elio Dutto

Sguardo verso il monte Antoroto © Elio Dutto

Sguardo verso il Mondolè © Elio Dutto
Dopo una meritata pausa ci spostiamo per il pranzo nei pressi di una struttura in legno.

Pausa pranzo © Elio Dutto
Al termine, sulle orme del mattino, torniamo verso Pra.

Scendendo al pilone di san Bernardo © Elio Dutto

In discesa verso l’ammasso roccioso © Elio Dutto
Sensafren
21/02/2021 alle 17:36
Domenica 14/02 raggiunta la Pra lasciavo alla mia sx la strada che conduce ai Vernagli, proseguendo a dx in direzione case Patelle , di lì salivo alle case Roarin. Proseguendo al dritto in salita sono uscito in ‘cresta’ a nord di rocca Pamparina seguendo le tracce di ciaspolatori. In breve viene raggiunto l’Alpet. Disceso a sx lungo lo skilift raggiungevo poco sotto la strada dei cannoni e di lì in discesa sono tornato alla Pra per il percorso fatto da Voi in salita. Bel giro rilassante ad anello , con panorama mozzafiato , come documentano le foto da Voi pubblicate. Mi sento di consigliarlo , anche in versione estiva. Grazie delle sempre stuzzicose proposte che ci proponete. Buoni passi !