Verso le 8:50 sono di partenza con Valerio e Fulvio dal parcheggio della Certosa di Pesio. Pochi metri dopo l’ingresso al complesso monastico calziamo le ciastre costeggiando in salita il muretto di cinta della Certosa; un centinaio di metri dopo svoltiamo a destra sul ponticello in legno.
Appena oltre seguiamo a sinistra il percorso naturalistico indicato “per racchette da neve” infilandoci nel bosco verso sud sul sentiero che andrà a collegarsi alla pista forestale poco distante. Raggiunta, svoltiamo a sinistra inoltrandoci per un tratto nel Vallone del Cavallo, che abbandoneremo definitivamente in un tornante.

In cammino sulla pista forestale © Cuneotrekking
La pista presenta una regolare salita tra le conifere della Serra du Lis, parte ombrosa del vallone, dove la neve è più persistente. Incontriamo sul cammino alcuni scialpinisti che si dirigono alla Cima Gardiola e con loro condividiamo un tratto dell’ascesa. Dopo gli ultimi tornanti raggiungiamo il versante assolato ed ora lo sguardo si può spingere verso le cime sud della Valle Pesio.
Un rettilineo tra i faggi ci conduce infine al Gias del Baus ‘d l’Ula (1289 m), presso un antico casotto in pietra.

Arrivo presso il casotto del Baus ‘d l’Ula © Cuneotrekking
Lasciati gli scialpinisti in salita alla Gardiola, ci dirigiamo a sinistra del casotto (indicazione per la cascina S. Michele) tagliando il manto nevoso che improvvisamente aumenta di spessore.

Si entra nella pineta © Cuneotrekking
Siamo i primi a solcarlo e non è facile orientarsi in mezzo a così tanta neve. Ci lasciamo guidare da alcune sbiadite ma provvidenziali tacche sugli alberi, tagliando una lunga pineta in forte pendenza, fino raggiungere la parte centrale del vallone, incisa dallo scorrere di un rio.

Nella ricerca di un passaggio © Cuneotrekking
Qualche metro di salita e siamo sulla stradina, ora visibile, che ritroviamo dalla parte opposta del vallone; il sole finalmente riesce nuovamente a penetrare tra la vegetazione. Dopo un lungo tratto di discesa tra splendidi faggi arriviamo al limite superiore della radura denominata “Prà da Turta“, avendo di fronte una bella visuale sulla Besimauda imbiancata.

Arrivo alla radura superiore © Cuneotrekking
Un ulteriore tratto di discesa tra le betulle ci conduce sulla grande radura sottostante, sconvolta in alcuni punti dal raspare disordinato dei cinghiali nella ricerca del loro cibo, al fondo della quale è ubicata la Cascina San Michele (1131 m).

Scendendo verso la grande radura © Cuneotrekking

Verso la Cascina San Michele © Cuneotrekking
Il posto è veramente panoramico ed anche se è ancora presto, decidiamo che potremmo fermarci qui per pranzare.

Alle mie spalle si intravede la Cima Gardiola © Cuneotrekking

Arrivo alla Cascina © Cuneotrekking
La radura si trova a poca distanza dalla Cima Gardiola (1885 m) che abbiamo alle nostre spalle mentre, in lontananza a sud-ovest, scorgiamo la conca delle Carsene, la Cima della Fascia (2495 m), la Punta Mirauda (2157 m), e a nord-ovest la Bisalta (2231 m).

La Bisalta © Cuneotrekking

Presso la Cascina San Michele © Cuneotrekking

Zoom sulla Cima Gardiola © Cuneotrekking
Verso le ore 13:00 riprendiamo la discesa portandoci al termine inferiore della radura e, svoltando a sinistra tra le betulle (tacche bianco/rosse), scendiamo nelle vicinanze della Cascina San Paolo (1035 m) ormai soffocata tra gli alberi del bosco.

Riprendiamo la discesa… © Cuneotrekking

…verso la Cascina San Paolo © Cuneotrekking

Sempre più in basso © Cuneotrekking

La Cascina San Paolo soffocata dagli alberi © Cuneotrekking
In discesa, ad un primo bivio teniamo la destra e, dopo alcuni tornanti, proseguiamo ancora verso destra al bivio successivo, trovandoci ormai in dirittura d’arrivo tra i muri perimetrali della Certosa.
Claus72
13/03/2013 alle 11:08
Sempre bello l’anello di San Bruno e soprattutto il pianoro della Cascina San Michele…quasi quasi vado a vivere li!:-)…bravi!
Cuneotrekking
13/03/2013 alle 17:47
Come vedi Claus, abbiamo girovagato un pò dalle tue parti… Ciao, Elio
Barbara
03/01/2019 alle 15:12
Abbiamo fatto oggi questo giro seguendo la vostra traccia GPS, una scoperta inaspettata, soprattutto i boschi che si incontrano dopo il Gias del Baus ‘d l’Ula e la splendida vista dalla cascina San Michele. Tutto senza ciaspole perchè non c’è neve, solo il primo e l’ultimo tratto sono un po’ ghiacciati ma veramente per un breve tratto, il resto del sentiero è tutto pulito. Grazie anche per questa bella scoperta!
Se a qualcuno potesse essere utile segnalo che questo percorso senza ciaspole e senza soste a parte qualche fotografia lo abbiamo percorso, ad una andatura tranquilla e rilassata in 2h35
Elio Dutto
03/01/2019 alle 16:25
Brava Barbara, vedo che hai preso gusto. Ora non ti devi più fermare… Ciao