Nel 2012 Garmin aveva lanciato il fēnix, un dispositivo da portare al polso dedicato agli escursionisti. Si sarebbe dovuto trattare del compromesso ideale tra portabilità e funzionalità offerte, del tutto analoghe a quelle dei dispositivi da tenere in mano, fatta eccezione ovviamente per la cartografia, per cui è effettivamente necessario un display ampio a colori. In realtà, però, il fēnix originario non ha riscosso un enorme successo. A nostro avviso si è trattato più di un esperimento che di un dispositivo veramente comodo e utilizzabile sul campo.
Quando pochi mesi fa ha creato il fēnix 2 (vedi su Amazon), Garmin ha deciso di invertire la rotta, realizzando un dispositivo che è a tutti gli effetti diverso dal suo predecessore. Mentre il fēnix della prima generazione (che per semplicità nel seguito chiameremo fēnix 1) era dedicato ai soli escursionisti, il fēnix 2 è pensato per molti sport (in particolare escursionismo, sci, corsa, ciclismo, nuoto sia in piscina sia in acque libere, duathlon e triathlon), pur non rinnegando le sue origini “alpine” grazie al pieno supporto per trail e ultra running. Inoltre, quando dotato di fascia cardio HRM-Run (vedi su Amazon), fornisce le stesse dinamiche di corsa viste sul Forerunner 620 (recensione): cadenza, tempo di contatto con il suolo e oscillazione verticale.

Il Garmin fēnix 2 © Cuneotrekking
Sulla carta, quindi, il fēnix 2 è un dispositivo molto promettente, che unisce il meglio del fēnix 1, del Forerunner 620 e del Forerunner 910XT (ormai uscito di produzione, vedi su Amazon), ponendosi in diretta competizione con l’Ambit2 di Suunto (recensione, vedi su Amazon), di cui per altro è appena uscita la nuova versione (vedi su Amazon). Si tratta inoltre di un dispositivo moderno che offre pieno supporto al LiveTracking (che consente agli amici e ai familiari di seguire le proprie corse o gli allenamenti in tempo reale), alle Smart Notification (per la ricezione di notifiche da dispositivi iOS e Android) e alle action cam VIRB (recensione, vedi su Amazon).

Il Garmin fēnix 2 al polso © Cuneotrekking
Ma adesso vediamo come si è comportato nei nostri test sul campo.
1 Prima di utilizzarlo
Dopo aver caricato la batteria abbiamo aggiornato il firmware del dispositivo all’ultima versione disponibile, la 3.60, seguendo questa guida.
Al primo avvio il dispositivo ci chiede sesso, anno di nascita, altezza, peso e se siamo o meno degli atleti. Queste informazioni, che potranno essere modificate in qualunque momento dalle impostazioni, vengono utilizzate per calcolare i dati esatti dell’allenamento.
2 Le dimensioni
Il fēnix 2 ha dimensioni e peso del tutto simili a quelli del suo concorrente diretto, il Suunto Ambit2. Con i suoi 91 grammi di peso si fa notare, in mano e sul polso. E la cassa spessa ben 1,7 cm non contribuisce a dare una sensazione di leggerezza. Per avere un termine di paragone, il Forerunner 620 pesa meno della metà, appena 43 grammi.

Il fēnix 2 sul polso. Da notare lo spessore della cassa. © Cuneotrekking

Vista laterale del fēnix 2 © Cuneotrekking

Ancora una vista laterale © Cuneotrekking
Si tratta quindi di un dispositivo grosso e pesante, anche se sicuramente trasmette una sensazione di solidità e robustezza. Viste le dimensioni è meno adatto alle donne o a chi ha il polso sottile.
Da notare il cinturino, che grazie ai numerosi buchi può essere serrato in modo quasi perfetto evitando fastidiosi spostamenti. Interessante il fatto che possa essere sostituito in autonomia con poca spesa.
Il fēnix 2 è resistente all’acqua fino a 50 metri di profondità e può essere tenuto al polso anche quando si pratica triathlon, nuoto o altri sport acquatici. Può operare nell’arco di temperature comprese tra –20 °C e +60 °C.
Nei nostri test abbiamo verificato la solidità e robustezza del dispositivo.
3 La dotazione
Il fēnix 2 è offerto in due varianti: con (vedi su Amazon) e senza (vedi su Amazon) fascia cardio di ultima generazione (la HRM-RUN che avevamo già avuto modo di apprezzare con il Forerunner 620).
In entrambi i casi, nella confezione, oltre al dispositivo e eventualmente alla fascia cardio HTM-Run, troviamo:
- Un cavo USB con “pinza” da utilizzare sia per ricaricare il dispositivo, sia per connetterlo al computer per importare e esportare le attività.
- Un adattatore CA 220 V da parete con 3 riduttori (europeo, UK e USA) interscambiabili.
- Kit cinturino da polso in tessuto a strappo estensibile con cacciavite Torx.
- Una scarna guida rapida (un manuale più completo è disponibile sul sito Garmin).

Il cavo USB con pinza per ricaricarlo e connetterlo al computer © Cuneotrekking
Il dispositivo include accelerometro, altimetro barometrico, bussola elettronica a tre assi e termometro.
La batteria è integrata nel dispositivo e non è sostituibile. Tutti gli eventuali software di cui possiamo aver bisogno non sono compresi, ma dobbiamo scaricarli dal sito ufficiale perché nella confezione non è incluso alcun DVD (una scelta che condividiamo, data la rapida obsolescenza a cui sono inevitabilmente soggetti).
4 L’interfaccia grafica e l’interazione utente
Per padroneggiare con sicurezza il fēnix 2 bisogna “prenderci la mano”. È dotato di cinque tasti fisici, 3 posti sul lato sinistro del display e 2 sul lato destro:

I bottoni del fēnix 2 © Cuneotrekking
I bottoni hanno funzioni diverse a seconda del contesto e del tempo per cui vengono premuti. Ecco le funzioni principali di ciascuno:
- Il bottone LIGHT ci permette di attivare la retroilluminazione se premuto brevemente e di accedere ad un menu attraverso il quale possiamo spegnere o mettere in blocco il dispositivo se tenuto premuto per 2 secondi.
- Il bottone START/STOP ci permette di avviare la registrazione, metterla in pausa e interromperla.
- Il bottone BACK/LAP ci permette di tornare indietro nei menu oppure, in modalità registrazione, di marcare un nuovo giro.
- Il bottone DOWN ci permette di scorrere verso il basso le pagine dati, le opzioni, i messaggi e le impostazioni. Inoltre, se premuto a lungo, ci permette di contrassegnare un waypoint.
- Il bottone UP/MENU ci permette di scorrere verso l’alto le pagine dati, le opzioni, i messaggi e le impostazioni. Inoltre, se premuto a lungo, ci permette di accedere al menu principale.
L’impressione che ne abbiamo ricavato durante i primi utilizzi è che i bottoni per la navigazione dei menu, che sono posti a sinistra, siano poco intuitivi per un destrimano. Va detto che dopo un po’ di utilizzi questa sensazione svanisce.
Il display mostra testo bianco su sfondo nero. Nei nostri test si è dimostrato sempre abbastanza leggibile, anche se è da notare che non è disponibile un’opzione per invertirlo (nero su bianco).
5 Campi dati e modalità multisport
L’interfaccia utente è preimpostata per diverse discipline sportive. Durante l’attività fisica, a seconda dello sport scelto, vengono visualizzate per impostazione predefinita le grandezze che Garmin ritiene più utili. Le schermate e i campi dati da mostrare sono comunque liberamente configurabili direttamente dal dispositivo premendo su menu → Impostazioni → Attività → Pagine dati.
Il fēnix 2 è pensato anche per gli sport multidisciplinari, come triathlon e duathlon. In questi casi è possibile passare da un’attività all’altra e continuare a visualizzare la distanza e il tempo totali. Ad esempio, è possibile passare dalla modalità bicicletta alla modalità corsa e visualizzare il tempo e la distanza totali sia per la corsa che per il percorso in bicicletta attraverso l’attività multisport. È inoltre possibile personalizzare un’attività multisport oppure utilizzare l’attività multisport predefinita impostata per un triathlon standard (nuoto, ciclismo e corsa).
Durante gli allenamenti di nuoto in acque libere e in piscina, fēnix 2 tiene traccia del numero di bracciate, delle ripetute, della distanza, del passo e altro ancora.
In modalità bici, fēnix 2 fornisce informazioni dettagliate sulle prestazioni e tiene traccia della cadenza e della potenza tramite sensori (da acquistare a parte) che consentono di completare la misurazione delle prestazioni: sensore di cadenza GSC10 (vedi su Amazon) e Garmin Vector (vedi su Amazon).
6 La precisione
Un aspetto che ci sta particolarmente a cuore è la precisione dei valori misurati (coordinate, altitudine e velocità) della traccia registrata. Abbiamo quindi fatto parecchi test mettendolo a confronto con alcuni altri dispositivi.
La prima cosa da segnalare è che, a differenza di quanto segnalato da altri, l’esemplare in nostro possesso si è sempre dimostrato abbastanza lento ad ottenere il fix dei satelliti GPS. Ci ha richiesto normalmente sempre più di 1 minuto e, in caso di prime accensioni dopo spostamenti di qualche centinaio di km, anche più di 5 o 10 minuti.
Una volta ottenuto il fix, però, si comporta davvero bene. La precisione della traccia è tra le migliori che abbiamo rilevato.
Una nota a parte merita l’altimetro: durante le prime uscite abbiamo rilevato scostamenti rispetto alla quota reale di parecchie decine di metri. Insospettiti, abbiamo notato che questo è dovuto al metodo di calibrazione predefinito, che considera solo la quota del punto iniziale. Il nostro consiglio è invece di impostare la calibrazione dell’altimetro in modalità continua (menu → Impostazioni → Sensori → Altimetro → Calibrazione automatica → Continua), di modo che venga aggiornata periodicamente. In questo modo i risultati sono stati decisamente più affidabili.
Nel fēnix 2 è anche presente un sensore di temperatura. Tuttavia è poco pubblicizzato perché, dato che si trova nella cassa inferiore dell’orologio a contatto con la pelle, i valori misurati sono così imprecisi da perdere di qualunque significato (anche 5/6 gradi in più di quelli reali). Chi è interessato a misure più precise può acquistare a parte il valido sensore Garmin tempe (vedi su Amazon).
7 La fascia cardio, Smart Notification, LiveTrack
Attraverso le Smart Notification il fēnix 2 vibra e mostra ogni email, SMS, telefonata e altro avviso ricevuto sul proprio smartphone iOS o Android. Si tratta di una funzionalità che nella pratica si è rivelata davvero molto comoda. Le Smart Notification utilizzano il Bluetooth low energy, pertanto richiedono un iPhone 4S o successivo o un dispositivo Android 4.3 o successivi dotato di protocollo Bluetooth LE.

Chiamata in arrivo © Cuneotrekking
Il concetto che sta dietro LiveTrack è molto semplice: con il Bluetooth associamo il fēnix 2 al nostro smartphone (iPhone o Android) su cui è installata l’app Garmin Connect Mobile, e utilizziamo quest’ultimo per inviare i dati della nostra corsa a amici e familiari che potranno seguire in tempo reale il percorso che stiamo facendo.
Abbiamo già discusso del LiveTrack nella nostra recensione del Garmin Edge 510, a cui rimandiamo per ulteriori approfondimenti.
Da notare che il fēnix 2 non può connettersi ai sensori ANT+ se è attivo il Bluetooth. Ciò significa che se si usa la fascia cardio o un altro accessorio ANT+ non si possono attivare le Smart Notification o il LiveTrack.
8 Itinerari, navigazione e punti di interesse
Il fēnix 2 permette di navigare lungo un percorso, una traccia, un waypoint, una geocache o verso qualunque posizione salvata sul dispositivo. Si tratta di una funzionalità molto importante per chi pratica escursionismo, alpinismo o mountain biking. Per attivare la navigazione il modo più semplice è passare da menu → Cronologia → scelta traccia → Vai. Per raggiungere la destinazione o per orientarci possiamo utilizzare la schermata della bussola o della mappa.

La schermata della mappa (che, lo ricordiamo, non può mostrare alcuna cartografia sotto a causa dei limiti fisici del display) © Cuneotrekking
Da notare che il fēnix 2 è dotato di una ottima modalità TracBack che serve a riportarci sui nostri passi durante il ritorno e che mostra sia la traccia corrente sia l’itinerario effettuato all’andata (molto utile per orientarsi).
9 Allenamenti
Il fēnix 2 offre un insieme completo di funzioni per chi corre, con numerose opzioni di allenamento relative a passo, tempi, distanza, intervalli, Auto Lap e molto altro. Per soddisfare le esigenze specifiche di chi pratica trail running, fēnix 2 fornisce un profilo dedicato che mostra dati aggiuntivi quali l’ascesa, prestazioni e velocità verticale m/h o m/min. Tutti i profili disponibili possono essere personalizzati per adattarli alle esigenze personali degli atleti.
10 La fascia cardio HRM-Run
Il fēnix 2 è in grado di sfruttare appieno la fascia la fascia HRM-Run (vedi su Amazon) già vista sul Forerunner 620 (recensione) e fornita in dotazione solo con il modello più costoso (vedi su Amazon). Essa ricorda molto da vicino la soft premium che eravamo abituati a trovare con gli altri dispositivi e che avevamo analizzato approfonditamente nella nostra recensione, ma è allo stesso tempo un prodotto molto diverso.

La nuova fascia cardio HRM-Run © Cuneotrekking
Mentre la soft premium misura solo le pulsazioni cardiache, la nuova HRM-Run include un accelerometro che misura il movimento del busto per poter calcolare 3 diversi valori relativi alla corsa:
- Cadenza: il numero di passi al minuto. Visualizza i passi totali, destro e sinistro combinati. La maggior parte dei corridori ha una cadenza compresa tra 150 e 200 passi al minuto, indipendentemente dalla velocità (idealmente dovremmo mantenerla intorno ai 180 passi al minuto).
- Oscillazione verticale: il rimbalzo nei movimenti della corsa. Visualizza il movimento verticale del busto, misurato in centimetri. La maggior parte dei corridori ha una oscillazione verticale compresa tra 6 e 13 cm (più è basso più si minimizza la perdita di energia).
- Tempo di contatto con il suolo: il tempo che ogni passo trascorre a contatto con il suolo durante la corsa, misurato in millisecondi. La maggior parte dei corridori ha un tempo di contatto al suolo compreso tra 190 e 330 millisecondi (più è basso più la corsa è efficiente).
Attraverso queste informazioni possiamo verificare se la postura che abbiamo assunto è corretta (appoggi rapidi a terra, oscillazioni verticali del corpo ridotte, cadenza ottimale):
Cadenza | Oscillazione verticale | Tempo di contatto con il suolo | |
---|---|---|---|
Scarso | <151 passi/min | >11,8 cm | >305 ms |
Sufficiente | 151-162 passi/min | 10,1-11,8 cm | 273-305 ms |
Buono | 163-173 passi/min | 8,4-10,0 cm | 241-272 ms |
Eccellente | 174-185 passi/min | 6,7-8,3 cm | 208-240 ms |
Superiore | >185 passi/min | <6,7 cm | <208 ms |
Da notare che la fascia HRM-Run non è in grado di misurare passo e distanza. Tuttavia il fēnix 2 include anche un accelerometro interno che può stimare queste due grandezze. Inoltre, la fascia è resistente all’acqua fino a 30 m di profondità, ma sotto l’acqua non trasmette i dati della frequenza cardiaca.
HRM-Run è compatibile praticamente con tutti i dispositivi con i quali funziona la fascia soft premium, ma le funzioni relative alle dinamiche di corsa sono attualmente disponibili solo sul fēnix 2 e sul Forerunner 620.
Inoltre, sempre grazie alla fascia HRM-Run, il fēnix 2 può fornire indicazioni sulla forma fisica grazie ad una stima del VO₂ massimo calcolata in base alle prestazioni e ai diversi valori della frequenza cardiaca. Dopo averlo calcolato, consultando la tabella seguente, valida per gli uomini, scegliendo la colonna che rappresenta la nostra età possiamo avere un’indicazione della nostra forma fisica:
Età | 20-29 | 30-39 | 40-49 | 50-59 | 60-69 | 70-79 |
---|---|---|---|---|---|---|
Scarso | <41,7 | <40,5 | <38,5 | <35,6 | <32,3 | <29,4 |
Sufficiente | 41,7 | 40,5 | 38,5 | 35,6 | 32,3 | 29,4 |
Buono | 45,4 | 44 | 42,4 | 39,2 | 35,5 | 32,3 |
Eccellente | 51,1 | 48,3 | 46,4 | 43,4 | 39,5 | 36,7 |
Superiore | 55,4 | 54 | 52,5 | 48,9 | 45,7 | 42,1 |
11 La connessione con il computer
Una volta collegato al computer, il dispositivo viene riconosciuto come una normale unità di massa USB. Per ogni attività, dentro la cartella /Garmin/Activity/
, viene creato un file nel formato binario “FIT” (Flexible and Interoperable Data Transfer Protocol), lo stesso usato dal Forerunner 620 (recensione). Comunque, il software BaseCamp, fornito dalla stessa Garmin, permette di convertirlo nel più standard GPX, mentre la splendida app RubiTrack 3 (disponibile purtroppo solo per Mac) fornisce l’importazione diretta dal dispositivo.
12 La batteria
L’autonomia della batteria è uno dei punti di forza del fēnix 2 e nei nostri test ha raggiunto 17 ore con il solo GPS attivo e 14 ore con GPS e Bluetooh attivi. Da notare che a batteria quasi scarica il dispositivo comincia a riavviarsi di continuo interrompendo la registrazione (che va fatta ripartire a mano) rendendolo di fatto inutilizzabile fino a nuova ricarica.
Dalle impostazioni (menu → Impostazioni → Attività → tipo di attività → Modo GPS) può inoltre essere attivata una modalità denominata UltraTrac che consente di registrare i dati del sensore e i punti traccia con una frequenza inferiore. L’attivazione della funzione UltraTrac aumenta la durata della batteria riducendo, tuttavia, la qualità delle attività registrate, per questo è adeguata solo per quelle attività che necessitano di autonomia maggiore, come le ultra trail. Per impostazione predefinita l’intervallo tra i punti traccia è un punto al minuto, ma può essere liberamente regolato.
13 Gli accessori
Come da tradizione Garmin possiamo acquistare a parte moltissimi accessori. In particolare ricordiamo:
- Supporto tubolare per il manubrio (vedi su Amazon).
- Cinturino di ricambio (vedi su Amazon).
- Sensore di temperatura Garmin tempe (vedi su Amazon).
- Fascia cardio HRM-Run (vedi su Amazon).
- Sensore di cadenza (vedi su Amazon).
- Contapassi Foot pod (vedi su Amazon).
- Sensore di potenza Garmin Vector (vedi su Amazon).
Come detto, il fēnix 2 può essere utilizzato come telecomando per le action cam VIRB e VIRB Elite (recensione).
14 Conclusioni
I pregi e i difetti di questo fēnix 2 (vedi su Amazon) sono riassunti nella dicitura “multisport”. Da una parte si tratta di un dispositivo completo, che racchiude in sé le migliori caratteristiche delle famiglie Forerunner (per corridori), Edge (per ciclisti) e eTrex/Oregon (per escursionisti). Dall’altra però, la multidisciplinarità rappresenta anche il suo limite: è più ingombrante (e meno stiloso) del Forerunner 620 (recensione), non è comodo da consultare in bici come l’Edge 510 (recensione), e non è di aiuto durante l’escursionismo come l’eTrex 30 (recensione) o l’Oregon 650 (recensione).
Possiamo insomma riutilizzare la stessa frase che avevamo usato per descrivere il Suunto Ambit2 (recensione): va bene per molti sport, ma senza essere perfetto per nessuno.
Pro
- Ottima autonomia della batteria.
- Ottima precisione della traccia registrata.
- Presenza di altimetro barometrico e bussola elettronica a tre assi.
- Ottima elasticità del cinturino che permette di stringerlo in modo quasi perfetto.
- Compatibilità con molti accessori grazie al supporto per la tecnologia ANT+.
- Supporto Smart Notification per la ricezione di SMS, email e notifiche di chiamate direttamente sul display del fēnix.
- Supporto per il LiveTrack.
- Compatibilità con il portale Garmin Connect.
- Funzione di telecomando per action cam Garmin VIRB.
- Supporto per triathlon, duathlon e altre attività multisport (fino a 5).
- Discreta gestione di itinerari, navigazione e punti di interesse.
- Possibilità di attivare la modalità UltraTrac che aumenta la durata della batteria (riducendo però la qualità delle tracce registrate).
- Nessun problema di stabilità come invece rilevato da altri con firmware precedenti.
- La fascia HRM-Run (fornita in dotazione solo con il modello più costoso) misura e verifica se la postura che abbiamo assunto durante la corsa è corretta.
Contro
- Spessore elevato.
- Lento a prendere il fix GPS.
- Non è possibile invertire il display (nero su bianco).
- Con il metodo di calibrazione predefinito l’altimetro è piuttosto impreciso (ma migliora sensibilmente abilitando la calibrazione continua dalle impostazioni).
- Il sensore integrato di temperatura non fornisce misure affidabili perché la temperatura del corpo influisce sulla lettura.
- Non può connettersi ai sensori ANT+ se è attivo il Bluetooth.
- Lungo tempo di salvataggio di una traccia.
- Disposizione dei bottoni poco intuitiva per un destrimano (ma ci si fa presto l’abitudine).
15 Confronto con il Suunto Ambit2
Questa recensione non sarebbe completa senza un confronto con il rivale più diretto, il Suunto Ambit2 (recensione). Sia il fēnix 2 sia l’Ambit2 si rivolgono alla stessa fascia di utenti ed hanno funzioni del tutto analoghe. Tra i due non esiste un vincitore assoluto: sono sostanzialmente alla pari su molti aspetti, quali precisione e robustezza. Analizziamo perciò i pro e i contro di entrambi.
Pro fēnix 2
- Pieno supporto per il sistema operativo Linux.
- Possibilità di spegnerlo.
- Possibilità di modificare al volo i campi dati direttamente sul dispositivo.
- Funzioni per gli allenamenti/Virtual Partner.
- Miglior supporto per i waypoint.
- Supporto per le Smart Notification.
- Supporto per il LiveTrack.
- Compatibilità con la nuova fascia cardio HRM-Run.
- Miglior interazione con la schermata della mappa (che è zoomabile a piacere).
- Migliori funzionalità di navigazione e eccellente TracBack.
- Presenza del Bluetooth.
- Non richiede la connessione ad Internet per scaricare le tracce sul computer.
- Possibilità di trasferire via wireless le tracce con altri dispositivi Garmin.
Pro Ambit2
- Più veloce ad ottenere il fix GPS.
- Personalizzabile attraverso le “app”.
- Salvataggio delle tracce più veloce.
- Miglior leggibilità al sole (font meno compatto e possibilità di invertire i colori del display).
- Disposizione dei pulsanti più razionale (almeno per un destrimano).
- Profondità massima supportata di 100 m contro i 50 del fēnix 2.
- Anche con il blocco tasti attivo, per impostazione predefinita, è possibile comunque navigare tra le varie pagine dei campi dati.
La nostra preferenza pende leggermente verso il fēnix 2 che, rispetto al rivale Ambit2, offre una maggior compatibilità e meno limitazioni (in particolare: è possibile spegnerlo, modificare i campi dati direttamente sul dispositivo e scaricare le tracce sul computer senza bisogno di una connessione ad Internet). Per questo motivo gli abbiamo assegnato un punteggio migliore.
16 Confronto con il fēnix 1
Con i più recenti aggiornamenti del firmware, giunto nel momento in cui scriviamo alla versione 4.70, anche il fēnix 1 (vedi su Amazon) ha ricevuto molti dei miglioramenti presenti sul fēnix 2, tra cui Smart Notification, LiveTracking, telecomando VIRB e allenamenti/Virtual Partner. Mancano solo: la modalità multisport, il supporto per i misuratori di potenza per la bici e il supporto per il nuoto (che richiede un accelerometro più evoluto presente solo sul fēnix 2). Chi non necessità di queste funzionalità può quindi considerare l’acquisto del fēnix 1 grazie al prezzo particolarmente conveniente (vedi su Amazon).
Gabriele
25/09/2014 alle 15:28
PERFETTO! GRAZIE!!!
Costantino Bormioli
25/09/2014 alle 17:32
ottima recensione, quello degli orologi intelligenti e sportivi è un filone da seguire con attenzione
Ludovico
30/09/2014 alle 15:27
Buongiorno, ho appena letto la vs recensione, aggiungo un piccolo contributo che potrebbe essere utile a chi, come me, prima di spendere una cifra simile, sta cercando ovunque informazioni su questi 2 orologi…
Faccio presente che dal 1 settembre l’AMBIT2 è stato sostituito dalla nuova versione AMBIT3 che riduce il gap di funzionalità con il FENIX2 per quanto riguarda la parte di connessione allo smartphone.
La vs recensione in se è corretta ma se vi fate un giro in qualsiasi forum noterete subito come il FENIX2 sia considerato tuttora uno degli orologi più buggati della storia di GARMIN.
I contro elencati in questi forum parlano di:
– durata batteria non conforme a quanto indicato
– blocchi improvvisi (sblocco solo ricollegando l’orologio al pc)
– bassissima affidabilità su lunghi percorsi con riavvi frequenti
e altri che ora non ricordo…
Il team GARMIN fino ad ora ha fatto uscire moltissimi aggiornamenti per risolvere le varie “magagne” ma a quanto pare ad ogni soluzione saltano fuori altri problemi…. a quanto pare il problema principale sta nell’hardware che ha detta di molti ha subito un ridimensionamento negativo con l’utilizzo di componenti meno pregiate.
Per quanto mi riguarda seppur con qualche mancanza rispetto al GARMIN, l’AMBIT è sicuramente più preciso ed affidabile.
Saluti
Valerio Dutto
30/09/2014 alle 15:56
Ciao Ludovico, avevamo letto anche noi dei problemi di stabilità, ma durante tutti i nostri test sul campo (durati oltre 3 mesi) non ne abbiamo mai rilevato uno. Possiamo pertanto dedurre che sono stati corretti nelle ultime versioni di firmware (giunto ormai alla versione 4.0). Tutto questo è sintetizzato nelle conclusioni con la frase “nessun problema di stabilità come invece rilevato da altri con firmware precedenti”.
Durante le nostre recensioni cerchiamo di essere più obiettivi possibile, torturando per mesi i dispositivi, e scriviamo solo ciò che è stato da noi verificato, nel bene e nel male. Apprezziamo comunque tutti i contributi che ci arrivano, quando verificati, perché permettono al lettore di farsi una visione più completa e precisa possibile. Non posso quindi essere d’accordo con la tua affermazione “per quanto mi riguarda l’AMBIT è sicuramente più preciso ed affidabile”, perché non risulta da prove concrete ma solo da letture sul web.
Ciao,
Valerio.
Ludovico
01/10/2014 alle 09:08
Ciao Valerio,
a questo punto credo che “beccare” l’unità corretta e funzionante, sia un terno al lotto… in questo caso, fortunati voi.
Ti assicuro che per bellezza e completezza vorrei veramente che il FENIX 2 da voi recensito fosse quello nelle mani di noi corridori purtroppo non è così.
Se volete farvi un’idea generale andate a farvi un giro su http://www.runningforum.it/viewforum.php?f=13 (non so se sia possibile postare siti terzi) e leggetevi le oltre 117 pagine relative a bug e malfunzionamenti… potrete capire che non è un fenomeno isolato quello da me descritto.
L’unica cosa che posso dire a parziale difesa GARMIN è che anche il precedente prodotto, il FENIX 1 ha passato un’adolescenza abbastanza travagliata per poi diventare un device estremamente stabile….. magari anche il FENIX 2 subirà lo stesso percorso… rimane però difficile da capire perchè GARMIN abbia deciso di usare i propri utenti come beta tester facendo uscire un buon prodotto ma sicuramente acerbo.
Ribadisco infine che per un uso a 360 gradi come precisione ed affidabilità al momento l’AMBIT è superiorei…. se poi il FENIX viene usato per 10 k occasionali può darsi funzioni altrettanto bene, ma non credo che sia stato sviluppato per tale uso.
Grazie
Saluti
Valerio Dutto
01/10/2014 alle 10:57
Ciao Ludovico, al di là del fatto che, come dicevo nei nostri numerosi test, non abbiamo rilevato problemi, il mio discorso era più ampio. Non riesco infatti a capire come puoi dire che è meglio l’uno o l’altro senza averli provati (come abbiamo fatto noi durante mesi e mesi di test). Se mi avessi detto che possiedi il fēnix 2 e durante le tue corse si sono verificati tot problemi, raccontandoci come riprodurli, potrei capire le tue osservazioni, ma così francamente mi sembra inutile allarmismo (perché, ripeto, le nostre prove hanno dato esito positivo).
Ciao,
Valerio.
Ludovico
01/10/2014 alle 13:21
Il mio intervento non era volto a screditare la vs recensione,quanto piuttosto a dare ai fruitori del vs sito anche una seconda opinione.
Nel mio background fino a qualche ora fa non erano presenti ne dispositivi GARMIN ne dispositivi SUUNTO, da maggio ho iniziato la ricerca del miglior device nel quale investire la considerevole cifra di circa 400 €… le possibilità erano 2:
FENIX 2 o AMBIT 2 (da settembre anche AMBIT3 PEAK)
stavo per acquistare il FENIX 2 invogliato da tutte le future presentate e anche dall’ottimo aspetto di quest’ultimo, quando, dopo varie letture, ho deciso di virare verso il diretto concorrente AMBIT3 PEAK che alla fine ho acquistato proprio poche ore fa.
Detto ciò vi ringrazio per lo spazio che mi avete concesso.
Ciao
Mattia
18/10/2014 alle 10:23
Fenix 2 difficolta’ estrema nel leggere il display
non ne parliamo al sole
intertempi in corsa o avvisi con caratteri microscopici
per atleti con occhio di lince
Sunto ambit 2 estremamente limpido e Leggibile
per persone come me oltre i 50
Ciao
Giovanni
30/11/2014 alle 19:30
Salve, da poco con Fenix2 ed in passato avuto il primo Fenix, i cambiamenti credo si vedano, molta più semplicità e qualche funzione in più, al momento nessun bug, firmware aggiornato alla versione 4.0. Volevo fare una domanda, volendo andare verso un Waypoint salvato e volendo escludere il gps, quindi utilizzando la classica bussola come faccio ad esempio con l’Oregon, perchè nel Fenix non appare il simbolo di direzione nella bussola ? Ovviamente viene utilizzata la funzione navigazione, l’unica linea di direzione compare nella Mappa che è meglio di niente. Utilizzando invece il gps acceso tutto funziona regolarmente. (Primo bug) ?
Grazie di eventuali risposte…..so che non siete l’assistenza ma comunque grandi conoscitori ! Saluto
Olivier
30/12/2014 alle 17:24
Io cerco un orologio di quel tipo da tempo. Ho comprato l’anno scorso l’Ambit 2 (non volevo piu comprare prodotti Garmin per il scarso servizio post vendità). Rivenduto dopo 1 mese di utilizzo. Motivo principale : per tantissime operazioni devi collegarlo al pc ed essere anche connesso ad internet ! Per me, completamente sbagliato come mossa : non vado in giro con pc e connessione internet ! Come oggetto è bellissimo, ma come detto dalla recensione per il Garmin, e vale anche per l’Ambit, fa tante cosa ma non fa niente bene. Per esempio completamente inutilizzabile la funzione di velocità ascensionale (cambia da 200m ora a 1200m ora in 1 secondo). Il mio vecchio Suunto X6 non ha questi problemi ! Amici miei che avevano il Fenix 1 o hanno adesso il Fenix 2 mi hanno detto che i miglioramenti sono notevoli. Io sono amante di Suunto (servizio post vendita eccezzionale) ma per me l’Ambit 1, 2 o 3 ha grossi punti negativi (anche il fatto sul 3 di avere abbandonato la connettività ANT, devo ricomprarmi tutti gli accessori ??). Garmin ha per me il difetto che una volta finita la garanzia, puoi buttare l’orologio perche non danno piu riscontro. Insomma, al momento l’orologio fatto bene per me non esiste. Sono curioso di provare il Fenix 2 ma come detto in precedenza, Garmin mi ha deluso (ho avuto un forerunner 205 e ho ancora un etrex vista e un forerunner 310xt). Senza dimenticare che non è che i prezzi di quei orologi siano proprio bassi.
spabio
25/01/2015 alle 17:24
VALERIO ottima recensione complimenti.
Intervengo pero’ per chiedere un aiuto circa la configurazione del Fenix.
In realta’ un Fenix 1 : ho trovato una occasione a prezzo interessante per questo modello e come neofita nell’uso di tale strumenti penso possa essermi sufficiente.
Ho pensato al Fenix in quanto abbino attivita’ di escursionismo in montagna alla corsa (piedi e bici).
Sto cercando di configurarlo in modo molto semplice per la corsa : vorrei farlo partire e che mi dica in una schermata unica tempo trascorso, velocità e km effettuati. Ho provato ad entrare nei profili, a sistemare le videate, ma quando attivo il gps e poi mi muovo mi fa vedere sempre le videate inserite di default da Garmin.
C’è forse altro menu (che non sono riuscito a trovare) per l’uso che voglio farne ?
Grazie per l’aiuto
Ciao
Fabio
Antonio
08/02/2015 alle 21:47
Gran bella recensione, come del resto anche quelle che hai fatto in precedenza per altri dispositivi Garmin . Complimenti !
Anche se c’entra poco con questo articolo, ho una curiosità: c’è un modo per avere in prestito (senza comprarli) dalle case produttrici i loro dispositivi, per poterli provare e poi recensirli ?
Andrea
01/04/2015 alle 15:01
Buongiorno,
siccome non ho ancora visto in giro recensioni sul nuovo arrivato nella famiglia Garmin (il Fenix 3) faccio riferimento a questa vostra recensione per chiedere una informazione e dare un ulteriore precisazione rispetto al Suunto Ambit 2. L’altimetro dell’Ambit 2 può lavorare in modo combinato tra il segnale GPS e la pressione atmosferica.
Da quanto leggo sopra il Fenix 2 (e di conseguenza immagino anche il Fenix 3) utilizzano un altimetro BAROMETRICO con possibilità di calibrazione continua. Essendo poco esperto del mondo garmin vi chiedo come funziona questa tecnologia e che risultati (in termini di precisione rispetto all’Ambit 2) può dare.
Valerio Dutto
02/04/2015 alle 21:01
Ciao Andrea, quanto scrivi è corretto. Nei GPS moderni dotati di altimetro barometrico è il GPS stesso che fa la calibrazione, in modo da fornire misure estremamente più accurate rispetto a ciascuno dei due sistemi (GPS/barometro) presi separatamente. Se ti interessa trovi tutti i dettagli in questo articolo di Garmin (che purtroppo è sparito dal loro sito quindi abbiamo riportato sul nostro). Detto questo non sono stato impressionato dall’altimetro del Suunto Ambit2. Fa un po’ meglio il Garmin fėnix 2 con calibrazione continua, ma anche in questo caso abbiamo usato dispositivi più precisi. Spero di esserti stato di aiuto, Valerio.
alessandro
30/04/2015 alle 08:18
secondo voi tra il fenix 3 e l’ambit 3 per un utilizzo misto (trekking\mtb\corsa) qual’è quello migliore
andrea
03/05/2015 alle 08:36
A proposito della durata della batteria un commesso di un famoso negozio di articoli sportivi mi ha riportaro che i clienti che hanno acquistato il fenix 3 hanno segnalato che la batteria dura meno di due ore se usato in modalità GPS. Qualcun’altro ha questo tipo di problema?
Tommaso
10/06/2015 alle 22:45
L’ambit 2 si spegne, basta lasciarlo immobile per più di 30on. E poi va in stand-by
Valerio Dutto
11/06/2015 alle 12:29
Ciao Tommaso, in realtà parlavo proprio di spegnimento vero. Trovi maggiori dettagli nella recensione dell’Ambit2.
Carmelo
25/02/2016 alle 18:40
Ciao, un consiglio: mi si è rotto il mio 310 xt mi serve un altro orologio per il duathlon, sono estremamente indeciso tra il fenix 2, ne ho trovato uno con un anno e mezzo di vita a 180 euro e il fenix 3 nuovo. Ovviamente a farmi riletture è il prezzo visto che col 3 vado a spendere 200 euro in più. Comunque spendere 180 euro e poi maledirli non mi attira neanche… cosa mi consigliate? Vale la pena comprare il 3 al posto del 2 o ci si può accontentare anche del 2 senza poi avere brutte sorprese? Grazie
Ludovico
25/02/2016 alle 23:40
Lascia perdere questa recensione…. Stai lontano dal Fenix 2 come la peste… Io ho un ambit3 sempre perfetto… Con gli sconti di Amazon ho fatto prendere ad un amico il F2 risultato.. dopo è mesi è riuscito a rivenderlo… Su lunghi tracciati il gps ha dei grandissimi problemi, poco preciso e com reset frequenti.. Se lo è fatto sostituire in garanzia ma i problemi sono rimasto… Ora si è preso un Ambit ed è passata la paura…
Sul F3 non mi pronuncio… Ma ho sentito che purtroppo anche se è migliorato palesa qualche problema sempre nel gps. Se ormai sei nell’ecosistema garmin io cercherei in 910xt credo ad oggi ancora il garmin migliore. Ciao
Valerio Dutto
26/02/2016 alle 09:58
Per carità, tutte le opinioni vanno rispettate, però l’avevo scritto a suo tempo e lo ripeto: Ludovico il fenix 2, per sua stessa ammissione, non l’ha mai provato, per cui meglio considerare “cum grano salis” quanto dice 🙂
Tommaso
26/02/2016 alle 10:21
Il Fenix due e il peggior orologio GPS che io abbia mai provato. E ne ho avuti tanti. Calcola che in un sacco di situazioni si bloccava e diventava inutilizzabile. L’ho mandato in assistenza, me l’hanno sostituito con un prodotto sicuramente rigenerato ma come nuovo. Quest’ultimo Utilizzato per un paio di settimane E se spinto un po’ al limite, intendo con avvisi di quando bere, registrazione ogni secondo, allarmi tipo il timer usati tutti nella stessa registrazione dopo di un po’ si bloccava e fortunatamente quando si riavviava non perdeva la registrazione avvenuta. L’ho venduto a un amico, spiegandogli la cosa, lui lo utilizza in modo molto più semplice e di questi problemi non li ha mai avuti. Quindi secondo me c’è qualcosa sotto dimensionato per esempio potrebbe essere la ram che non riesce a gestire tutte le cose che facevo fare contemporaneamente all’orologio. E lui si bloccava e si riavviava.
Olivier
26/02/2016 alle 10:29
Mi sembra quasi stranno difendere il Fenix 2 che uso attualmente perche sicuramente, anche se ho avuto tanti prodotti Garmin, non apprezzo molto quel marchio (servizio post vendita vergognoso in particolare, prodotti nuovi che escono pieni di errori). Io ho avuto un Forerunner 205 poi il Garmin 310XT (quello devo dire ha funzionato bene) e adesso un Fenix 2. Devo dire che funziona bene. Certo, ci sono tante cose da migliorare ma non si è mai bloccato. Trovo la misura GPS non molto precisa questo è un altro diffetto. Per il resto si può personalizzare molto bene e, a differenza degli Ambit (è invece sarei su altri prodotti un gran sostenitore di Suunto), non serve essere collegato ad un PC con internet per fare modifiche all’orologio. Io ho avuto l’Ambit 2. Tenuto per 1 mese poi rivenduto perche non mi trovavo per niente bene.
Sul Fenix 3 non mi pronuncio ma come tutti i prodotti Garmin, meglio evitare l’ultimo prodotto uscito perche si paga tanto e di solito funziona male. Poi dopo 4/5 aggiornamenti (6 mesi /1 anno) finalemente va meglio. Vergognoso ma sembra che questo sia ormai la tendenza… Comunque sto Fenix 2, con me, non funziona male.
Ludovico
26/02/2016 alle 11:25
Faccio presente che con l’AMBIT 3 il problema PC è stato eliminato, adesso tramite connessione bluetooth si può impostare qualsiasi cosa tramite l’utilizzo dello smartphone (ANDROID o IOS) e dell’apposita APP.
Certo in questo ambito i GARMIN Sono più comodi e user friendly, ma SUUNTO ha fatto un DISCRETO passo avanti rispetto all’AMBIT 2.
Ludovico
26/02/2016 alle 10:25
Pardon Valerio, quando leggo Fenix 2 scrivo a getto e non ricordo mai di contare fino a 10 🙂
Detto ciò questa volta a supporto di quanto detto in precedenza ho l’esperienza vissuta fianco a fianco di un caro amico maturata quest’estate (AGOSTO 2015) nel fare l’Altavia n.2 sulle dolomiti ( 10 giorni circa) e nei successivi mesi di sue imprecazioni che l’anno portato a rivendedere l’orologio in favore di un AMBIT PEAK 3 con il quale si trova molto meglio.
Ripeto il FENIX 2 se usato come bussola, barometro, altimetro va benissimo, se si vuole avere un bel orologio al polso ricco di funzioni, va benissimo…. se usato per nuotare o per brevi tragitti di corsa e bici va benissimo…. ma se utilizzato per trail o escursioni in montagna non è assolutamente un orologio da prendere in considerazione.
Purtroppo nonostante centinaia di aggiornamenti firmware non ci sono stati miglioramenti.
LA RECENSIONE IN QUESTIONE E’ DI SETTEMBRE 2014…………..
Il recensore è sicuramente in buona fede…. sarà stato fortunato forse i test che ha effettuato non sono stati così stressanti fatto sta che basta andare in rete su qualche forum di running per rendersi conto di ciò che pensa la maggior parte della gente…
Io avrei anche smesso di rompere le scatole al recensore 🙂 ma avendo inserito la mail per commentare mi arrivano gli aggiornamenti e non riesco a non rispondere!
Grazie
SAluti
Carmelo
26/02/2016 alle 11:20
Ludovico, non è rompere le scatole il tuo. Fai bene a portare la tua testimonianza, difatti io essendo indeciso un un acquisto (per le mie tasche oneroso), tengo in considerazione tutti i commenti. Grazie