Il 2017 è stato per Garmin l’anno della svolta. Con un lungo processo che avevamo iniziato a osservare nel 2015 è finalmente passata da azienda che bada solo alla sostanza e poco (o niente) “alla fuffa” (intesa in termini positivi), ad azienda che cerca di conciliare bene le due cose.
Fino a qualche anno fa i dispositivi Garmin erano rudimentali e complessi. Prodotti per nicchie di appassionati che non si facevano spaventare da nulla. Il vívoactive 3 (vedi su Amazon) è la perfetta rappresentazione del punto di svolta.

Il Garmin vívoactive 3 © Cuneotrekking
Già il primo approccio è significativo: la confezione è molto bella, piccolissima (lo apprezzo: inutile sprecare spazio) e molto curata.

La confezione del Garmin vívoactive 3 © Cuneotrekking
Ma vediamo come si è comportato sul campo.
1 Prima di utilizzarlo
Come sempre, dopo una prima ricarica del dispositivo (che comunque arriva parzialmente carico), abbiamo aggiornato il firmware del vívoactive 3 all’ultima versione disponibile, la 2.50 (poi diventata 2.60), seguendo questa guida. Non ci siamo riusciti subito, però: ci sono voluti molti tentativi e tanta perseveranza perché per giorni, su più computer, abbiamo ricevuto il criptico “errore durante la comunicazione con il server Garmin”. Insomma, un inizio non dei migliori.
Al primo avvio ci vengono chieste lingua, unità di misura per le distanze (km o mi), formato orario (12 o 24 ore), sesso, polso (sinistro o destro), peso, altezza e data di nascita. Le informazioni su di noi, che potremo modificare in qualunque momento dalle impostazioni, vengono utilizzate per stimare in modo più preciso alcuni parametri come le calorie bruciate.
Da notare che il formato orario di tanto in tanto abbiamo dovuto reimpostarlo su 24h perché dopo alcuni giorni inspiegabilmente tornava su 12h (si tratta evidentemente di un problema del firmware).
2 Le dimensioni
Il vivoactive 3 è molto più compatto e leggero del suo concorrente più diretto, il Suunto Spartan Trainer (recensione). Abbiamo misurato 43 grammi (esattamente quanto dichiarato), mentre la cassa è da 43 mm e lo spessore poco più di 1 cm.

Il vívoactive 3 visto di lato © Cuneotrekking
Il cinturino (che è in silicone) è largo 20 mm e può essere sostituito al volo con quelli compatibili della stessa misura che supportano il rilascio rapido.

Il sistema di rilascio rapido © Cuneotrekking
Il dispositivo è progettato per essere utilizzato indifferentemente sul braccio destro o sinistro: addirittura possiamo scegliere da quale parte posizionare il pulsante, se sul lato destro o sinistro, e il verso dello schermo viene orientato di conseguenza.
Il vívoactive 3 è disponibile in tre colori: cinturino nero con cassa nera (vedi su Amazon), cinturino nero con ghiera acciaio (vedi su Amazon) e cinturino bianco con ghiera acciaio (vedi su Amazon).
3 La dotazione
In linea con la filosofia Garmin la dotazione è davvero essenziale. Nella confezione, oltre al dispositivo, troviamo:
- Una insufficiente guida di avvio rapido di 10 microscopiche paginette per lingua (un manuale più completo è disponibile sul sito Garmin).
- Il (corto) cavo USB da usare sia per ricaricare il dispositivo, sia per connetterlo al computer per esportare le attività registrate. Il connettore (reversibile) è lo stesso già visto sui fēnix 5: Garmin lo sta gradualmente adottando su tutti i suoi orologi abbandonando le classiche “pinze”.

Il nuovo cavo per la ricarica © Cuneotrekking
Una curiosità: durante la ricarica il vívoactive 3 può essere pienamente utilizzato (anche se ovviamente non può essere indossato visto che il cavo di ricarica è inserito verticalmente sul retro). Potrebbe comunque tornare comodo per registrare una traccia mentre connesso a un powerbank.
Da notare che manca l’adattatore AC. Se non vogliamo ricaricare il vívoactive 3 solo collegandolo al computer possiamo usare l’alimentatore del nostro smartphone, oppure possiamo acquistarne uno compatibile. Personalmente utilizzo un caricatore multiporta Anker (vedi su Amazon) che tengo sempre sul comodino.
Il vívoactive 3 è impermeabile fino a 5 atmosfere (50 m), per questo può essere utilizzato anche durante il nuoto (anche se non supporta gli algoritmi per il nuoto all’aperto). È garantito inoltre per operare nell’arco di temperature comprese tra –20 °C e +50 °C. Da notare che include altimetro barometrico, bussola elettronica e supporto per il GLONASS.
4 Accoppiamento con lo smartphone
Il vívoactive 3 può essere accoppiato con il nostro smartphone per ricevere direttamente al polso le notifiche (maggiori dettagli nel seguito), sincronizzare le attività con la piattaforma Garmin Connect senza doverlo collegare al computer, ottenere in anticipo la mappa dei satelliti per velocizzare il fix GPS e altro ancora. L’associazione con lo smartphone non è obbligatoria, ma è comunque fortemente consigliata per poter usufruire di tutte le funzionalità del dispositivo.
Per accoppiare il vívoactive dobbiamo seguire sullo smartphone questi passi:
- Attivare il Bluetooth qualora fosse spento.
- Scaricare l’app Garmin Connect, che tra l’altro è appena stata completamente rinnovata, da Google Play (per i dispositivi Android) o da App Store (per gli iPhone).
- Avviare l’app Garmin Connect.
- Autenticarsi o registrarsi a Garmin Connect (è gratuito).
- Premere sul tab “Più”.
- Selezionare “Dispositivi Garmin”.
- Scegliere il bottone “Aggiungi dispositivo”.
5 Caratteristiche
Il display del vívoactive 3 è a colori con una risoluzione di 240×240 pixel. Garmin parla di “alta risoluzione”, ma non è così: siamo assai lontani dal livello dell’Apple Watch (recensione).
Appena acceso colpisce la sua scarsa illuminazione (ma si può attivare la retroilluminazione toccando lo schermo). Garmin ha scelto così per massimizzare l’autonomia. Per fortuna dà il meglio di sé all’aperto, dove si legge davvero molto bene, anche con occhiali da sole con lenti polarizzate. Da notare che il display rimane sempre acceso. Il vetro è un robusto Gorilla Glass 3 (lo stesso usato su molti smartphone).

Display e bottone laterale © Cuneotrekking
Lo schermo è touch screen ed è presente un unico tasto che se premuto velocemente fa partire un’attività e se premuto a lungo visualizza il menu dei comandi. Durante l’attività mi è capitato in più occasioni di premerlo inavvertitamente, in alcuni casi interrompendo la registrazione senza che me ne accorgessi. Per questo ho preso l’abitudine di attivare il blocco tasti (tenendo premuto il bottone e poi selezionando il lucchetto). In tal modo il dispositivo ignora qualunque pressione su display, bottone e side swipe (vedi sotto). Questo mettere/togliere/mettere/togliere rende un po’ più scomoda l’interazione con il dispositivo.

Il blocco tasti attivo © Cuneotrekking
È inoltre presente un’area touch sul lato sinistro del dispositivo che Garmin chiama “side swipe”: toccandola con il dito fa scorrere verso l’alto o verso il basso la schermata corrente. L’abbiamo trovata comoda e innovativa, ma se non piacesse la si può disabilitare dal menu Impostazioni → Sistema.

La side swipe laterale © Cuneotrekking
Come su Apple Watch, la retroilluminazione viene accesa in automatico quando si fa il gesto della lettura dell’ora. A differenza però del dispositivo Apple, in questo caso è molto meno efficace, senza contare che si attiva continuamente solo muovendo il braccio (anche di notte). Personalmente quindi l’ho disattivata dal menu Sistema → Impostazioni → Sistema → Retroilluminazione → Gesto: disattivato.
Per il resto trovo l’interfaccia chiara e intuitiva, soprattutto dopo un breve periodo comunque necessario per prenderci la mano, anche se i menu sono un po’ troppo ramificati.
6 Fitness tracker
I fitness tracker realizzati da Garmin mi sono sempre piaciuti. Quello del vivoactive 3, che ricorda quello del suo predecessore vívoactive HR (recensione), è un netto passo avanti rispetto a quanto visto sul Suunto Spartan Trainer (recensione).
Il vívoactive 3 monitora tutte le micro attività tenendo traccia dei passi compiuti (con l’accelerometro) e dei piani di scale saliti (con l’altimetro barometrico), in base ai quali stima i chilometri percorsi, verifica se abbiamo superato o meno gli obiettivi del giorno (di passi, piani superati e intensità), dà una stima delle calorie consumate, del livello di stress e del VO2 max.
Ovviamente, è meglio precisarlo, si tratta di stime: il numero di passi, per quanto relativamente preciso, è difficilissimo da valutare visto che il polso si muove in continuazione, non solo mentre camminiamo. Il vívoactive 3 quindi, come d’altra parte tutti i dispositivi di questo tipo, tende un po’ a sovrastimare i valori (per esempio viene rilevato qualche passo in più quando guidiamo o digitiamo sulla tastiera del computer). Ma in fin dei conti il numero esatto non è importante: lo scopo di un dispositivo come questo è spingerci a fare di più.
Per quanto non indispensabili, le funzioni di fitness tracker sono una gradita aggiunta al vívoactive 3, che, grazie anche al notevole numero di sensori presenti, si comporta anche meglio di molte fitness band dedicate. Facendo leva sul nostro inconscio ci spinge a fare il necessario per raggiungere gli obiettivi del giorno (calcolati in automatico adattandosi al nostro stile di vita, aumentando gradualmente per incitarci a migliorare), premiandoci quando li superiamo.
Il vívoactive 3 monitora anche l’intensità delle attività svolte e, facendo uso dei dati sulla frequenza cardiaca, rileva il tempo trascorso in attività moderate (come una camminata veloce) o intense (come una corsa). Questi valori vengono sommati durante la settimana per spingerci a fare almeno 150 minuti a intensità moderata o 75 ad alta intensità a settimana, come suggerito dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.
Grazie all’accelerometro e al sensore cardiaco il vívoactive 3 è in grado di misurare la durata (e la qualità) del nostro sonno (solo notturno, non delle eventuali pennichelle). La mattina possiamo conoscere esattamente quanto abbiamo dormito e vedere, sotto forma di grafico, tutti i movimenti che abbiamo fatto. Un’informazione curiosa ed estremamente precisa (spesso spacca il minuto).
L’unica cosa che davvero non riusciamo ad apprezzare è la barra del movimento, che dopo un’ora di inattività vibra per spingerci a muoverci. Seppur lodevole come intento, lo fa sempre nei momenti meno opportuni (come durante una riunione) e in modo indiscriminato senza tenere conto delle attività svolte nella giornata (come durante il ritorno in macchina dopo un lungo giro in MTB!). Per fortuna si può disattivare tenendo premuto il dito sullo schermo e selezionando Impostazioni → Widget → Passi → Impostazioni passi → Avviso spostamento: disattivato.
7 Notifiche
Quando collegato a uno smartphone su cui è installata l’app Garmin Connect, il vívoactive 3 si illumina, emette una vibrazione e mostra il contenuto di ciascuna notifica ricevuta (telefonate, SMS, ma anche quelle di altre app come WhatsApp, email, ecc.).

Una notifica ricevuta © Cuneotrekking
Per alcuni potrebbe sembrare una banalità, ma è quello che mi spinge ad adottare un dispositivo di questo tipo anche al di fuori dell’attività fisica. Il grosso problema è che il vívoactive 3 non emette alcun suono: gli avvisi sono solo delle vibrazioni che, anche impostate su massima intensità (Impostazioni → Sistema → Solo vibrazione: Alta), si sentono appena. Per essere davvero chiari: spesso non le percepisco quando sono completamente immobile, figuriamoci mentre sono in movimento nel traffico o sulla MTB nel bosco.
Questo a mio avviso ne vanifica completamente la funzionalità ed è un vero peccato perché per il resto è implementata meglio di quanto fatto da Suunto per tre motivi:
- È presente uno storico delle ultime notifiche ricevute.
- Su Android (ma non su iPhone) è possibile rispondere a messaggi scegliendo tra semplici risposte predefinite.
- Rispettano la modalità “non disturbare” attivata sul telefono.
8 Sensore cardiaco
Il sensore permette la rilevazione della frequenza cardiaca direttamente al polso senza bisogno di indossare una fascia toracica. Essa, insieme agli altri dati raccolti, consente al vívoactive 3 di stimare il numero di calorie bruciate.
Il giusto posizionamento dello vívoactive 3 è molto importante per avere misurazioni accurate del battito. Consigliamo innanzitutto di indossarlo “all’americana”, ovvero qualche centimetro più in basso dell’osso del polso:

La posizione ideale per il sensore cardiaco © Cuneotrekking
Inoltre, durante l’attività è meglio stringerlo un po’ più stretto (durante il resto del giorno invece lo si può lasciare un poco più largo): il sensore deve stare bene a contatto con la pelle.
In generale la precisione che abbiamo rilevato è più che accettabile. Occasionalmente abbiamo notato dei piccoli rallentamenti nel rilevamento di cambi di frequenza o qualche contenuto scostamento dalla frequenza reale: niente di particolarmente significativo per “utenti normali”, ma con una comodità nettamente superiore rispetto a una qualunque fascia cardio (che può comunque essere acquistata a parte).
Particolarmente interessante è il monitoraggio continuo 24 ore su 24. In tal modo possiamo tenere sempre sotto controllo il nostro battito e il dispositivo può misurare la frequenza cardiaca a riposo (FCR), ovvero quella più bassa del giorno (sonno escluso). Onestamente però non abbiamo capito come faccia a calcolarla, visto che ci è capitato di vedere valori di FCR superiori alla frequenza “istantanea”. Da notare che giustamente il vívoactive 3, per ridurre il consumo di batteria, monitora la frequenza cardiaca meno spesso se non sta registrando una attività sportiva.
9 Sport
Il vívoactive 3 supporta una ventina di modalità sportive: camminata, corsa, corsa su tapis roulant, bici, bici su rulli, nuoto in piscina, canottaggio, ecc. Uno sport, comunque, non è altro che un raggruppamento di impostazioni. Per esempio, le impostazioni (come la precisione del GPS) e la personalizzazione del dispositivo (come i campi dati) sono diverse quando lo si utilizza per la corsa piuttosto che per la mountain bike. Ovviamente le attività si possono eliminare, aggiungere o modificare a piacere (basta portarsi nel menu e selezionare Impostazioni → Applicazioni).
Per esempio il profilo per la corsa misurata la cadenza (ovvero il numero di passi al minuto) grazie all’accelerometro integrato e visualizza dati utili relativi a passo, distanza, tempo, lap, frequenza cardiaca e zona cardio (naturalmente è tutto configurabile). Inoltre emette una vibrazione ogni km superato (auto-lap, anche questo configurabile).
In bici le impostazioni sono diverse. Al posto del passo misurato in min/km giustamente ci mostra la velocità in km/h e la vibrazione dell’auto-lap non viene emessa ogni km (che risulterebbe eccessiva), ma ogni cinque. La cadenza (in questo caso intesa come il numero di pedalate al minuto) non viene più misurata con l’accelerometro, ma solo con il sensore dedicato opzionale (vedi su Amazon). Da considerare che in bici, essendo da tenere al polso, è comunque meno comodo da consultare rispetto a un dispositivo posto sulla pipa o sul manubrio (chi lo usa spesso in bici può valutare l’acquisto del supporto per tubolare, vedi su Amazon).
In ogni sport possiamo impostare degli allarmi per essere avvisati in molteplici condizioni, per esempio quando scendiamo al di sotto di un certo passo, o quando ne superiamo un altro. Ce ne sono di tutti i tipi: velocità, zona cardio, cadenza, distanza, calorie, intervalli di allenamento (camminata/corsa) e così via.
Naturalmente tutto è personalizzabile a piacere. Il vívoactive 3 è così profondamente configurabile che si può “cucire” praticamente su misura. Ma non senza sforzo, visto che bisogna navigare tra i vari menu in una vera e propria “caccia al tesoro”.
A differenza del precedente vívoactive HR, inoltre, con questo nuovo modello è possibile impostare dei veri e propri piani di allenamento. Permette in pratica di impostare più fasi (es: riscaldamento, corsa, recupero, riposo e defaticamento) che possono essere alternate a piacere e che includono obiettivi come distanza, tempo, pressione del pulsante lap, calorie o frequenza cardiaca.
Tutte le attività che registriamo sul vívoactive 3 possono essere trasferite manualmente al computer utilizzando la classica app BaseCamp e vengono inviate automaticamente alla piattaforma Garmin Connect ogni qual volta apriamo l’app Garmin Connect sul nostro smartphone (se accoppiato come indicato nel paragrafo 4). La sincronizzazione però è molto lenta, perché l’invio di una singola attività richiede diversi minuti.
Il vívoactive 3 può naturalmente essere portato anche in montagna durante escursionismo o alpinismo grazie alla presenza di bussola elettronica e altimetro barometrico, sebbene con alcuni limiti. È possibile salvare punti di interesse (tenendo premuto il tasto e scegliendo l’icona del punto di interesse → Salva posizione), ma non gli si può assegnare un nome (vista l’assenza di tastierino anche virtuale). Può fare la navigazione verso un punto salvato in precedenza o l’inizio della traccia, ma solo in linea d’aria con la bussola:

La poco pratica navigazione con la bussola © Cuneotrekking
Non è purtroppo possibile vedere un disegno della traccia percorsa o della rotta da seguire né è supportata, a maggior ragione, la cartografia.
10 Precisione
Il vívoactive 3 è molto veloce a ottenere il fix. Grazie alla sincronizzazione con l’app Garmin Connect è in grado di scaricare in automatico la posizione dei satelliti prevista per la settimana e di collegarsi davvero velocemente, spesso in un tempo inferiore ai 30 secondi.
A differenza del Suunto Spartan Trainer, poi, è molto chiaro quando il dispositivo è in attesa del segnale GPS, quindi non rischiamo di far partire inavvertitamente l’attività in modo prematuro dando origine a tracce con errori nella parte iniziale.
Il dispositivo supporta il sistema satellitare GLONASS che va attivato attività per attività in questo modo:
- Tenere premuto il dito sullo schermo
- Scegliere la voce Impostazioni
- Premere su Attività e app
- Scegliere l’attività che desideriamo (es: bici)
- Premere su Impostazioni Bici
- Premere su GPS e scegliere GPS + GLONASS
La precisione si è dimostrata sempre buona, a eccezione delle zone con pareti rocciose, dove il Garmin eTrex Touch 35 (recensione) si è comportato decisamente meglio:
Questo comportamento l’abbiamo osservato nonostante fosse attivo il GLONASS. Indicativamente la qualità della traccia è analoga a quella del Suunto Spartan Trainer (nonostante quest’ultimo non supporti il GLONASS).
Non ci ha inoltre colpiti la precisione dell’altimetro. L’errore tipico si aggira intorno ai 30/40 metri, un risultato di gran lunga peggiore rispetto a quello di altri dispositivi come l’eTrex Touch 35 (recensione). Questo ampio margine di errore può essere ridotto solo in parte attraverso la calibrazione manuale frequente (tenendo premuto il display e scegliendo Impostazioni → Sensori e accessori → Altimetro → Calibra).
11 Batteria
Sulle schede tecniche Garmin parla di un’autonomia della batteria di 13 ore con il GPS attivo e 7 giorni in modalità smartwatch. Aspettandoci questi valori siamo in realtà rimasti molto delusi: con GPS e GLONASS attivo supera a malapena le 6 ore, un valore davvero scarso inferiore a quanto misurato sul Suunto Spartan Trainer (recensione) e di meno della metà di quanto dichiarato da Garmin. Non siamo riusciti a ottenere risultati migliori neanche riducendo al minimo la retroilluminazione e intervenendo su altri parametri.
Con GPS disattivo abbiamo invece superato i 4 giorni di autonomia, un buon valore ma anche in questo caso inferiore a quanto dichiarato.
12 Altro
Garmin Pay
Su Garmin Pay al momento c’è poco da dire. In teoria ci dovrebbe permettere di pagare senza avere il portafoglio con noi, come con Apple Pay. Ma al momento in Italia non è supportato, per cui non lo si può ancora utilizzare.
LiveTrack
Il concetto che sta dietro LiveTrack è molto semplice: lo smartphone associato invia i dati della nostra uscita a amici e familiari che potranno seguire in tempo reale il percorso che stiamo facendo. Naturalmente è necessario che lo smartphone abbia un piano dati attivo e sia presente una connessione dati (cosa non scontata in alta montagna, almeno nelle nostre zone).
Appena attiviamo il LiveTrack dall’app Garmin Connect Mobile sullo smartphone possiamo scegliere gli indirizzi email delle persone da invitare, che riceveranno un’email. Aprendola i destinatari potranno seguire in tempo reale, dal loro computer o dal loro smartphone, il percorso che stiamo compiendo con i principali dati associati (velocità/passo medio, tempo trascorso, distanza compiuta e ascesa).
Sensore di temperatura
Nel vívoactive 3 è anche presente un sensore di temperatura. Tuttavia non è pubblicizzato perché, dato che si trova nella cassa inferiore dell’orologio a contatto con la pelle, i valori misurati sono così imprecisi da perdere di qualunque significato (anche 7/8 gradi in più di quelli reali). Chi è interessato a misure più precise può acquistare a parte il valido Garmin tempe (vedi su Amazon).

Il vívoactive 3 segna 29,4 °C con una temperatura reale di 18 °C © Cuneotrekking
Connect IQ
Connect IQ è una sorta di “app store”, ovvero una piattaforma che permette a sviluppatori di terze parti di creare piccole e semplici app per integrare le funzionalità del dispositivo. Tecnicamente Connect IQ permette di installare app, widget, quadranti dell’orologio e campi dati, tutti gratuiti. Per l’installazione si deve passare dallo smartphone (attraverso l’app Garmin Connect, tab Più, Store Connect IQ) o dal computer con Garmin Connect.
HR Broadcast
La funzione HR Broadcast ci permette di estendere la rilevazione cardio a un altro dispositivo GPS compatibile (per esempio gli Edge) come se stessimo indossando una fascia cardiaca.
Controllo musica
Il vívoactive 3 offre un widget per il controllo della musica in riproduzione sul nostro smartphone.

Il widget per il controllo della musica © Cuneotrekking
Da notare che, a differenza per esempio di quanto avviene con l’Apple Watch, non è presente una memoria interna per copiare direttamente sul dispositivo la propria musica e ascoltarla con auricolari Bluetooth senza avere lo smartphone con sé.
13 Accessori
Come da tradizione Garmin, possiamo acquistare a parte molti accessori Bluetooth Smart e ANT+ tra cui ricordiamo:
- La fascia cardio soft premium (vedi su Amazon, recensione).
- Il sensore di velocità e cadenza (vedi su Amazon).
- Il sensore di temperatura Garmin tempe (vedi su Amazon).
- Il supporto per tubolare (vedi su Amazon).
Da notare che il vívoactive 3 non è compatibile con la fascia HRM-Swim (vedi su Amazon).
14 Confronto con il Suunto Spartan Trainer
Il principale rivale del vívoactive 3, l’abbiamo citato più volte, è il Suunto Spartan Trainer (recensione, vedi su Amazon).

Suunto Spartan Trainer a sinistra e Garmin vívoactive 3 a destra © Cuneotrekking

Garmin vívoactive 3 in alto e Suunto Spartan Trainer in basso © Cuneotrekking
Come dimensioni il vívoactive 3 vince a mani basse: è impressionante come Garmin, in molto meno spazio, sia riuscita a inserire molti più componenti di Suunto.
Ecco una tabella che mette in evidenza le principali differenze tra i due dispositivi:
Garmin vívoactive 3 | Suunto Spartan Trainer | |
---|---|---|
Cassa | 43 mm | 46 mm |
Touch screen | Sì | No |
Altimetro barometrico | Sì | No |
Bussola elettronica | Sì | No |
GLONASS | Sì | No |
Traccia a video | No | Sì |
Multisport (triathlon) | No | Sì |
Nuoto all’aperto | No | Sì |
Livetrack | Sì | No |
Suoni notifiche | No | Sì |
Accessori | Bluetooth Smart e ANT+ | Solo Bluetooth Smart |
App aggiuntive | Sì | No |
Controllo musica | Sì | No |
Possibilità di spegnerlo | Sì | No |
Fitness tracker | Evoluto | Basico |
Scaricamento tracce | USB e Garmin Connect | Solo Movescount |
Stabilità firmware | Discreta | Buona |
Durata reale batteria con GPS attivo | < 6 ore | > 8 ore |
Prezzo di listino | 329,99 € | 279 € |
Vedi su Amazon | Vedi su Amazon |
Come spesso accade non c’è un vincitore a priori. Come precisione delle tracce registrate sono essenzialmente equivalenti: a differenza di quanto ci saremmo immaginati il supporto per GLONASS e altimetro barometrico del vívoactive non lo rendono più preciso dello Spartan Trainer. Chi pratica triathlon o nuoto all’aperto si orienterà verso il Suunto, mentre chi vuole anche un buon fitness tracker, oppure pensa di sfruttare il LiveTrack, oppure ha accessori ANT+ preferirà il Garmin. Sicuramente il vívoactive è più bello e compatto e ha un’impostazione più moderna (verrebbe da dire “smart”). Peccato per la minore autonomia della batteria e la sola vibrazione (impercettibile) per le notifiche.
15 Conclusioni
Il Garmin vívoactive 3 (vedi su Amazon) sulla carta ha tutto quello che serve: bel design, impostazione moderna, supporto per GLONASS, bussola elettronica e altimetro barometrico e un prezzo da fascia media. Purtroppo non può ottenere le 5 (e neppure le 4) stelle per tre difetti che è impossibile trascurare: le notifiche smart emettono solo una vibrazione impercettibile, l’altimetro è poco preciso e la batteria con GPS attivo dura davvero troppo poco rispetto a quanto dichiarato. Quest’ultimo problema potrebbe essere inesistente in molti sport (in fondo 6 ore sono sufficienti per molte attività fisiche), mentre quello delle notifiche, che per alcuni potrebbe sembrare trascurabile, a mio avviso non lo è per un dispositivo che avrebbe tutte le carte in regola per rimanere al nostro polso tutto il giorno.
Il rivale più diretto è il Suunto Spartan Trainer (recensione, vedi su Amazon), su cui vince per alcuni aspetti (es: come fitness tracker) e perde per altri: assenza modalità multisport, prezzo maggiore, minor maturità del firmware, durata della batteria inferiore (nonostante Garmin dichiari 13 ore e Suunto solo 8!).
Che cosa ci è piaciuto
- Design gradevole.
- Molto sottile.
- Leggerissimo.
- Interfaccia intuitiva.
- Al sole si legge molto bene.
- Supporta sia accessori ANT+ sia Bluetooth Smart.
- Può essere usato sia sul polso destro che sinistro.
- È espandibile attraverso la piattaforma Connect IQ.
- Fitness tracker davvero ben realizzato.
- Può essere utilizzato (ma non indossato) anche durante la ricarica.
- Supporta piani di allenamento anche evoluti.
Che cosa non ci è piaciuto
- Display poco definito.
- Durata della batteria deludente.
- Il manualetto incluso è assolutamente insufficiente.
- Altimetro impreciso.
- Durante le attività bisogna ricordarsi di attivare il blocco tasti per scongiurare pressioni accidentali.
- Quando arriva una notifica emette solo una leggerissima vibrazione che, a meno di non essere immobili nel silenzio più totale, non si percepisce.
- Firmware non ancora perfetto.
- Sensore di temperatura inutile.
- Sincronizzazione delle attività tra dispositivo e app Garmin Connect davvero molto lenta.
- La navigazione tra i vari menu in alcuni casi richiede una vera e propria “caccia al tesoro”.
Da considerare
- Non vi è un disegno della traccia percorsa o della rotta da seguire né è supportata, a maggior ragione, la cartografia.
- Non è presente una modalità multisport per triatleti.
- Non sono presenti gli algoritmi che permettono di utilizzarlo nel nuoto all’aperto in acque libere.
Giovanni
29/11/2017 alle 06:19
Grazie mille per le sempre ottime recensioni.
Marco
03/01/2018 alle 19:25
Buonasera Valerio
Innanzitutto vorrei complimentarmi per le sempre ottime e dettagliate recensioni.
Mi sono sempre state molto utili: per l’acquisto del mio primo GPS Etrex 30, purtroppo perso durante un’escursione e del suo successore Etrex 35.
Non nascondo inoltre di aver rimandato al Tuo sito amici e colleghi.
Ancora complimenti.
Ho però una domanda e spero di trovare consiglio in Te.
Da tempo tenengo sott’occhio la famiglia Vivoactive e ho aspettato l’uscita del nuovo Vivoactive 3 per leggerne recensioni etc.
Dalle Tue recensioni ho la netta sensazione che Vivoactive hr Ti abbia soddisfatto mentre fra il 3 Ti abbia lasciato un pò con “l’amaro in bocca”.
Tra i due quale sceglieresti?
Mi pare di capire che i prodotti “sostanzialmente” si equivalgono. L’aspetto forse più evidente è la forma (a me sinceramente non dispiace HR), l’aggiunta dei pagamenti con carta (sincero… ma non me può interessare di meno) e l’indole molto più running con il calcolo del vo2max (questo mi stuzzica).
Sono molto indeciso.
Cerco un dispositivo tutto fare (rimanendo in casa Garmin per poter meglio integrare eventuali sensori, app etc etc)
Vorrei magari riuscire a coniugare un dispositivo che mi possa accompagnare nella nuotata settimanale piuttosto che nella corsa o nella passeggiata leggera e ancora nell’uscita in bdc la domenica potendomi permettere magari di lasciare a casa cardio e alleggerire il lavoro allo smartphone.
Per Mtb ed escursioni avrei comunque Etrex 35 (che potrei usare eventualmente anche in Bdc).
Ho dato un’occhiata anche ad altri prodotti Garmin (Fenix 3 piuttosto che la famiglia Forerunner) ma sono nati ancora più dubbi.
Non sono comunque un amante delle prestazioni agonistiche ma mi piace aver traccia delle mie attività e monitorare i piccoli migliorati sportivi.
La parte Smartband invece mi interessa relativamente poco (contapassi, scale etc) anche perché per la maggior parte del giorno non indosso l’ orologio per via del lavoro.
Troppa carne al fuoco? Forse si…
Ma amo lo sport e questi aggeggi infernali.
Grazie per il tempo dedicato
Luigi
17/02/2021 alle 18:25
Come faccio a togliere il connettore , sembra bloccato
Martina
14/09/2018 alle 13:19
Ciao Valerio,
Bell’articolo, grazie.
Ho appena comprato un vivoactive3 , dopo un po’ di indecisione con lo spartan. Mi presento, sono molto ignorante in materia e mi sono fatta consigliare dal venditore. Lo uso di base per escursionismo ed alpinismo. Vorrei chiederti (e da qui si capisce che è il mio primo orologio!) Gps, altimetro, barometro, sono già inclusi o devo scaricare le app ? Cioè se io metto su “camminata” parte tutto, magicamente?
Grazie
Martina
Valerio Dutto
14/09/2018 alle 13:55
Ciao Martina, sì, quando fai partire la camminata il dispositivo attiva GPS e tutti i suoi sensori e inizia a registrare il percorso che stai compiendo. Considera che prima di individuare con precisione la tua posizione passa un breve intervallo di tempo (quello necessario a ottenere il cosiddetto “fix GPS”). Spero di esserti stato di aiuto!
Simone Curletto
02/10/2018 alle 10:59
Buongiorno Valerio.
Ho letto la tua recensione sul Vivoactive 3 e ho alcune domande da farti.
Premetto che sto cercando un sostituto del mio TomTom multisport (di qualche anno) che mi permetta di avere la possibilità di tenere la traccia gps durante il nuoto in mare.
Tra le mille recensioni lette sul web e le offerte attualmente presenti online mi sono indirizzato sul garmin fenix 3. Dato che (pur essendo stato sostituito dal fenix 5), questo risulta un prodotto di fascia medio alta con funzionalità al di sopra di quelle che servono a me, volevo capire se per le mie esigenze possa andare bene anche il vivoactive 3.
Detto ciò, gentilmente, potresti chiarirmi i seguenti dubbi:
1-Vivoactive 3 permette di avere la traccia gps e la distanza percorsa durante il nuoto in acque libere?
2-La rilevazione cardio è attiva durante il nuoto?
Grazie
Simone
Valerio Dutto
02/10/2018 alle 14:29
Ciao Simone, purtroppo la risposta è no a entrambe le domande.
Francesco
06/12/2018 alle 20:31
Ciao Valerio, come mai con GPS e GLONASS non rileva l’attività neo nuoto in acque libere? Non si riesce ad impostare tra le altre attività?
Silvano
16/12/2020 alle 19:32
Per la corsa, ha le memorie?, e quante, grazie
Maicol
19/10/2018 alle 13:45
Buon giorno..
Io ho da poco acquistato il garmin e per l’uso che ne faccio e più che sufficiente.. però sto cercando una buona l’applicazione per le camminate in montagna che mi misurino anche l’altitudine, perché attualmente ho scaricato delle app che mi indicano l’altitudine ma non che registrano proprio il percorso come fa per esempio l’applicazio Della corsa.. cordiali saluti
Francesco
11/11/2018 alle 17:50
Buongiorno ho acquistato il garmin vivoactive 3 non riesco a impostare il passo costante
Mirko
03/12/2018 alle 09:04
Ciao, ottima recensione, molto completa. Ho questo Garmin da circa una settimana. I miei dubbi iniziali sull’autonomia sono subito venuti a galla, in modalità smartwatch il mio esemplare consuma circa il 10% di batteria ogni 6h…mi sembra un pò troppo. Indagando tra i vari forum e su YT, ho visto che con qualche reset e disattivando il GPS la cosa migliora. Come eseguo queste operazioni? Il GPS, se non faccio attività, non è disattivato?
Grazie
Maurizio
13/12/2018 alle 01:49
Ciao Valerio
ho acquistato il vivoactive 3 ma non riesco a trovare nei menù l’ altimetro nonostante segua le tue indicazioni . Praticamente nel menu sensori ed accessori non è presente la voce altimetro.
Come è possibile ?
Grazie e complimenti
Marco Bettini
16/12/2018 alle 16:40
Ciao Valerio,
complimenti per la recensione, ti volevo chiedere se mi suggerisci questo prodotto per l’attività in palestra, per la precisione functional training, nel caso sarei anche interessato a utilizzarlo con la fascia cardio. Questo perché io pratico ciclismo e dato che in bici utilizzo il ciclocomputer, vorrei monitorare anche l’attività in palestra così da avere un bilancio completo degli allenamenti sia dalla bici che dalla palestra così da programmare meglio gli allenamenti.
Grazie in anticipo.
Sandra
04/05/2019 alle 15:34
Ciao, ho acquistato il vivoactive 3 soprattutto per la corsa, ma vorrei utilizzarlo anche quando farò escursioni. Come si può impostare per avere l’altitudine sul quadrante?
adriano
09/10/2019 alle 08:43
vorrei sapere nella schermata della camminata a cosa corrispondono i due valori visualizzati sotto la voce passo. ringrazio
Carlo
21/08/2020 alle 14:12
Buonasera ho da poco acquistato un garmin vivoactive 3, per ottimizzare la batteria, che rispetto a quanto dichiarato dura molto poco, volevo chiedere se era possibile disattivare Always On, in modo tale che l’orologio non sempre attivo.Grazie per la risposta
Adriano
14/05/2021 alle 12:38
Non si riesce a mettere la lingua italiana sul vivoactive3,
Come risolvo il problema? Grazie
Savio
10/06/2022 alle 17:33
La batteria molto scarsa modalità GPS
Al massimo 4ore e mezza.
Il resto può andare.
Voto 5 .
Bruno
09/08/2022 alle 22:19
Ho un vivo Active 3 e volevo capire come mai non trovo nelle attività “l’escursione”
Grazie
Eleonora
15/08/2022 alle 13:33
Ciao Valerio,
Ottima recensione.
Vorrei capire se il garmin vivactive mi può permettere di registrare la distanza a nuoto in acque libere. Io non sono riuscita a capire come fare, tu hai dei suggerimenti?
Grazie mille