L’ultima tendenza è cercare di mantenere uno stile di vita sano senza necessariamente essere degli atleti o passare le giornate in palestra. Lo possiamo fare muovendoci quando possibile: prendendo la bici per andare al lavoro, spostandoci a piedi tra una riunione e l’altra, salendo le scale a piedi. Insomma: facendo sport mentre… non facciamo sport.
Per molti di noi tener traccia di tutte queste “micro” attività diventa un modo per spingerci a farne ancora di più, per migliorare giorno dopo giorno. I chilometri percorsi, le calorie bruciate, i piani di scale superati, le ore di riposo: sono numeri che, più o meno inconsciamente, ci possono incentivare a migliorare la nostra salute.
Ma come tener traccia di queste statistiche? Lo smartphone non è sempre in tasca (ad esempio mentre ci spostiamo in ufficio, o mentre dormiamo). Il GPS non è sempre disponibile (ad esempio mentre saliamo tre piani di scale). Ed è ovvio che per funzionare davvero non dobbiamo essere noi a ricordarci di attivare quel dispositivo o quella app.
Questa è stata precisamente la filosofia che ha spinto molti costruttori a realizzare le cosiddette fitness band, braccialetti “intelligenti” che monitorano tutto quello che facciamo. Sono dispositivi che si situano a metà strada tra gli smartwatch, come l’atteso Apple Watch (più interattivo, ma anche esoso di risorse), e i GPS da polso, come il Garmin Forerunner 620 (più rivolto a chi sta facendo una “vera” attività).
Le fitness band sono in genere belle (da portare al polso tutti i giorni senza sfigurare né su abiti sportivi né su abiti eleganti), con buona durata della batteria (almeno qualche giorno) e una stretta integrazione con i nostri amati (e in alcuni casi odiati) compagni di tutti i giorni: gli smartphone. Pionieri in questo campo sono stati Fitbit (interessante il nuovo Charge, vedi su Amazon) e Jawbone (di cui è molto noto l’UP24, vedi su Amazon).

Garmin vívosmart visto lateralmente © Cuneotrekking
Questa lunga premessa ci è servita per inquadrare meglio il Garmin vívosmart (vedi su Amazon), oggetto di questa recensione. L’abbiamo voluto perché ci incuriosiva: da una parte eravamo attratti dalle potenzialità che un dispositivo del genere può avere, dall’altra volevamo valutare con occhio critico la sua utilità reale (al di là delle roboanti campagne di marketing). Il nostro timore era che sarebbe potuto diventare il solito gadget tecnologico divertente all’inizio, ma poi presto abbandonato a prendere polvere in un cassetto.

Garmin vívosmart visto da dietro © Cuneotrekking
Ma vediamo insieme le nostre osservazioni.
1 Fitness band Garmin
Negli ultimi anni stiamo osservando ad una rapida evoluzione di Garmin, da azienda che ha sempre badato solo alla sostanza e poco (o niente) “alla fuffa” ad azienda che cerca di conciliare bene le due cose. Nel corso di pochi anni siamo passati da dispositivi rudimentali e complessi (come gli eTrex Vista) ad altri comodi da usare e di design. Un processo inevitabile che accogliamo con piacere e che si sta manifestando al meglio con i prodotti più recenti raggiungendo il culmine con il Forerunner 620 (recensione), un GPS pensato per atleti che non disdegna un bel design finalmente al passo con i tempi. Per inciso anche vívosmart centra il bersaglio: è bello e può essere portato al polso tutti i giorni, dagli aperitivi con gli amici o alle riunioni di lavoro.
Garmin ha cominciato a produrre fitness band solo recentemente. Al momento ne offre due: una, più semplice ed economica, chiamata vívofit (vedi su Amazon, di cui è appena stata presentata l’evoluzione, vívofit 2, vedi su Amazon), l’altra, più evoluta, vívosmart (vedi su Amazon) oggetto di questa recensione. In questa tabella riassumiamo le principale differenze:
vívofit | vívosmart | |
---|---|---|
Display | LCD a segmenti | OLED |
Touchscreen | No | Sì |
Retroilluminato | No | Sì |
Smart notification | No | Sì |
Controllo VIRB | No | Sì |
Controlli lettore musicale | No | Sì |
Durata batteria | 1 anno | 7 giorni |
Per rendere ancora più completo il quadro segnaliamo anche che Garmin ha appena presentato al Consumer Electronics Show di Las Vegas uno smartwatch molto interessante, il vívoactive (vedi su Amazon), che uscirà in Italia a marzo e che speriamo di recensire presto tra queste pagine.
2 Dotazione
vívosmart (vedi su Amazon) è disponibile in diversi colori (blu, nero, grigio, rosa, viola) e in 2 taglie: piccola (circonferenza polso 127-172 mm) e grande (quella da noi provata, circonferenza polso 155-221 mm). Inoltre è disponibile, solo nei colori nero e grigio, una versione con fascia cardio in bundle (vedi su Amazon). Da notare che per contenere i costi si tratta della vecchia fascia cardio “standard” rigida (vedi su Amazon) e non delle più recenti soft premium (recensione) o HRM Run (recensione).
La confezione, minimale, è molto curata. All’interno, oltre a vívosmart, sono presenti:
- Una “pinza” da utilizzare sia per ricaricare il dispositivo, sia per connetterlo al computer per esportare le misure registrate (ma, come vedremo meglio nel seguito, possiamo farlo anche via Bluetooth con il nostro smartphone).
- Una fibbia che consente di tenere il cinturino ben saldo durante l’utilizzo intensivo (Garmin gli ha anche dato un nome: vívokeeper).
- Un foglio con alcune informazioni sommarie su come collegarlo al computer o a un dispositivo mobile (un manuale più completo è disponibile sul sito Garmin).

La “pinza” per ricaricare il dispositivo. Notare in alto la fibbia vívokeeper. © Cuneotrekking
Come ormai capita sempre più spesso facciamo notare che manca l’adattatore AC. Se non vogliamo ricaricare il vívosmart solo collegandolo al computer possiamo usare l’alimentatore del nostro smartphone (abbiamo testato quello dell’iPhone e funziona perfettamente), oppure possiamo acquistarne uno compatibile (vedi su Amazon).
3 Caratteristiche
Il Garmin vívosmart è pensato per essere indossato 24 ore su 24. È leggero (abbiamo rilevato appena 20 grammi) ed ha un sistema di aggancio efficace (al polso non si sente, nemmeno durante la notte). È impermeabile fino a 50 metri di profondità, per cui possiamo tenerlo anche mentre nuotiamo (o, a maggior ragione, ci facciamo la doccia o corriamo sotto la pioggia).

Garmin vívosmart al polso di donna © Cuneotrekking
Il sistema di aggancio si basa su un meccanismo a pressione che se si usa la fibbia richiede doti da contorsionista per metterlo e toglierlo. Inizialmente ci sembrava impossibile farlo da soli, ma in breve ci abbiamo preso la mano.
Il display è OLED sensibile al tocco. Normalmente è spento (in tal caso è completamente invisibile) e si attiva con due tocchi rapidi. Da acceso l’effetto è veramente notevole e non passa inosservato. Possiamo scegliere di orientare i testi sia per polso destro che sinistro sia in modalità orizzontale o verticale (molto pratica).

Il testo in modalità verticale (noi lo abbiamo usato spesso in questo modo) © Cuneotrekking
Il display, grazie a brevi trascinamenti con il dito, mostra in successione l’ora attuale, le notifiche ricevute sullo smartphone (maggiori dettagli nel seguito), i controlli del lettore musicale, i km percorsi, le calorie bruciate, la barra motivazionale e i passi effettuati dalla mezzanotte. Alcune di queste schermate possono essere nascoste mentre se ne possono aggiungere altre (come il telecomando VIRB, recensione).
Similmente a quanto già visto su altri dispositivi, come il Suunto Ambit 2 (recensione), le configurazioni non possono essere fatte sul dispositivo stesso ma occorre passare attraverso il portale Garmin Connect (link) oppure dall’app gratuita Garmin Connect Mobile (disponibile per iOS e Android, ma non per Windows Phone).
4 Garmin Connect
Garmin Connect non permette solo di configurare il dispositivo, ma fa da collettore di tutte le misure e ci permette di analizzare i nostri progressi attraverso grafici, tabelle e “badge” (si guadagna un badge per ogni obiettivo superato, come i primi 200.000 passi).
Mentre sui GPS il portale Garmin Connect è una gradita aggiunta (ma di cui si può fare a meno), in questo caso diventa parte integrante (e necessaria) dell’esperienza utente.
Per utilizzare Garmin Connect è necessario registrasi e fornire alcune informazioni (sesso, peso, altezza, età) che verranno usate per calcolare in modo più preciso le calorie bruciate. Inoltre è possibile calibrare la lunghezza della falcata, impostare l’orario tipico a cui ci si addormenta/sveglia e impostare le zone di frequenza cardiaca.
La sincronizzazione tra vívosmart e Garmin Connect avviene in due modi:
- Collegando con la “pinza” in dotazione vívosmart al computer (su cui deve essere installata la piccola utility Garmin Express) e tenendo premuto il dito sullo schermo fino a quando non compare il logo USB.
- Collegando con il Bluetooth vívosmart ad uno smartphone o tablet su cui è installata l’app Garmin Connect Mobile (disponibile per iOS e Android, ma non per Windows Phone).
Questa seconda è senza dubbio la modalità più comoda è immediata, ma richiede uno smartphone o un tablet con il supporto al Bluetooth 4.0 Low Energy, ovvero un iPhone dal 4s incluso oppure alcuni dispositivi Android recenti con Jelly Bean 4.3 (la lista ufficiale, incompleta, è disponibile sul sito Garmin).

La sincronizzazione tra iPhone 6 e vívosmart © Cuneotrekking
La procedura di sincronizzazione è semplice e immediata, ma dobbiamo rilevare che più volte non è andata a buon fine ed è comparso l’errore “Sincronizzazione non eseguita. Errore server.” In questi casi è comunque stato sufficiente riprovare dopo pochi minuti.
Da notare che l’app Garmin Connect Mobile si integra con l’app Salute di iOS 8 e con l’apprezzato MyFitnessPal.
5 Funzioni: orologio, sveglia, contapassi
Dopo aver analizzato le caratteristiche del vívosmart e la sincronizzazione con Garmin Connect entriamo nel vivo e vediamo che cosa ci permette di fare.
Partiamo dalle cose semplici. Innanzitutto vívosmart è un orologio (ora e minuti, senza i secondi) ed anche piuttosto preciso visto che si sincronizza continuamente con il nostro smartphone (e dunque con i principali server NTP, Network Time Protocol). Ovviamente per vedere l’ora non basta “buttare l’occhio”, perché come detto il display normalmente è spento. Ma tra le opzioni (su Garmin Connect) è possibile specificare che il dispositivo attivi il display ogni volta che ruotiamo il braccio facendo il gesto di guardare l’ora. Ma a noi quest’opzione non è piaciuta, perché si accende più spesso del necessario e non sempre quando serve (comunque funziona bene: una volta imparato il gesto da fare, che è una torsione verso di noi e poi una leggerissima torsione indietro, si attiva praticamente sempre).
vívosmart è anche una sveglia che ci può far scuotere dal sonno con una discreta vibrazione senza disturbare chi ci sta accanto (ma la configurazione dell’orario, manco a dirlo, va fatta attraverso Garmin Connect, cosa che può risultare poco pratica se non ci si sveglia sempre alla stessa ora).
vívosmart è anche, e soprattutto, un contapassi. Grazie all’accelerometro integrato conta ogni passo che facciamo dalla mezzanotte, in base ai quali stima i chilometri percorsi, verifica se abbiamo superato o meno gli obiettivi del giorno e dà una stima delle calorie consumate.

Il contapassi © Cuneotrekking
Il contapassi ci ha positivamente sorpresi. Essendo abituati ai GPS, che per loro natura sono molto più precisi (pur non essendolo al 100%), tendiamo a snobbare i “semplici” contapassi e siamo partiti prevenuti. Intendiamoci: c’è ovviamente un margine di errore (ad esempio viene rilevato qualche passo in più quando utilizziamo i mezzi di trasporto o anche quando stiamo fermi alla scrivania), ma nel conteggio giornaliero sono comunque ininfluenti e in ogni caso il problema delle misurazioni scorrette è un inconveniente presente su tutti i dispositivi del genere.
Per quanto riguarda l’obiettivo del giorno, si tratta di un valore che per impostazione predefinita è calcolato in automatico sulla base dei passi fatti il giorno precedente (auto goal). Quando lo raggiungiamo il bracciale visualizza la scritta GOAL! e vibra vigorosamente.
Grazie alla presenza del contapassi il vívosmart ci avvisa quando dobbiamo muoverci: se vede che durante il giorno (non di notte) rimaniamo fermi per più di un’ora ci trasmette una discreta vibrazione e ci sollecita a fare un po’ di movimento. Funzionalità simpatica, ma che in realtà abbiamo presto cominciato ad ignorare dato che le vibrazioni avvenivano sempre nei momenti meno opportuni (nel bel mezzo di riunioni).
Sempre grazie all’accelerometro, vívosmart è in grado di misurare la qualità (e la durata) del nostro sonno. La mattina possiamo conoscere esattamente quanto abbiamo dormito e vedere, sotto forma di grafico, tutti i movimenti che abbiamo fatto. Un’informazione senza dubbio interessante, ma con un grande difetto: dobbiamo abilitarla a mano appena prima di addormentarci e disattivarla appena svegli. Noi stessi ce ne siamo scordati buona parte delle volte. A onor del vero segnaliamo che se dimentichiamo di attivarla possiamo immettere manualmente i tempi di inizio e fine attraverso Garmin Connect così da ripristinare le statistiche sul sonno.
6 Funzioni avanzate (in connessione con uno smartphone/tablet)
Una delle funzioni che abbiamo apprezzato di più del vívosmart sono le Smart notification. In pratica, quando connesso attraverso il Bluetooth ad uno smartphone, vívosmart vibra e mostra ogni email, SMS, telefonata e altro avviso ricevuto sul nostro smartphone iOS o Android. Si tratta di una funzionalità che nella pratica si è rivelata davvero molto comoda e ci permette di leggere per intero le notifiche senza dover tirar fuori lo smartphone dalla tasca o dallo zaino.

Un SMS ricevuto sul vívosmart © Cuneotrekking
vívosmart può fare anche da telecomando musicale per i nostri smartphone, una funzionalità particolarmente interessante se stiamo correndo o se disponiamo in casa di altoparlanti Bluetooth, come gli eccellenti Bose SoundLink Mini (vedi su Amazon) o molti altri.

Il telecomando musicale © Cuneotrekking
Da notare anche il telecomando per la action cam VIRB di Garmin (recensione), che è veramente comodo e permette di scattare una foto o registrare un video (funziona sia con il modello normale, vedi su Amazon, che con l’elite, vedi su Amazon).
7 Batteria
La batteria è il grande cruccio dei dispositivi elettronici. Ogni sera ci siamo abituati a ricaricare tutti gli smartphone e tablet di casa e dell’ufficio. Per questo la durata del vívosmart è stata una piacevole sorpresa: Garmin dichiara 7 giorni, e secondo i nostri test sono addirittura di più (arriviamo anche ad 8 con Smart Notification attive).
8 Accessori
Il vívosmart è compatibile con qualunque fascia cardio ANT+, incluse la soft premium (recensione) e la HRM Run (recensione), con il sensore di velocità per bicicletta (vedi su Amazon) e con il sensore di velocità e cadenza GSC10 (recensione, anche se in quest’ultimo caso la cadenza viene ignorata). Grazie a questi accessori vívosmart può misurare e fornire risultati più accurati.

La nuova fascia cardio HRM-Run © Cuneotrekking
9 Conclusioni
Il vívosmart (vedi su Amazon) ci è piaciuto. È bello, elegante, al polso non si sente e può essere portato sempre con noi, di giorno e di notte. Fa esattamente ciò che promette. Il contapassi è sufficientemente preciso (anche se leggermente ottimistico) e le notifiche di chiamate, SMS ed email sono indubbiamente comode. Si potrebbe invece migliorare la modalità “sonno” che adesso va impostata a mano.
Serve davvero? Dipende tutto da noi. Chi ha già uno stile di vita molto attivo non ne sentirà la mancanza, le misure che dà non sono poi così tante e le vibrazioni che dovrebbero invogliarci ad alzare arrivano sempre nei momenti meno opportuni. Comunque fa leva sul nostro inconscio e noi stessi ammettiamo che in certi casi abbiamo fatto quei passi in più necessari per raggiungere l’obiettivo del giorno. In fin dei conti quindi il suo scopo l’ha raggiunto. E in ogni caso al polso non sfigura: alla peggio lo si può usare come un tecnologico (e quasi indistruttibile) orologio.
Che cosa ci è piaciuto
- È bello e può essere portato al polso tutti i giorni, dagli aperitivi con gli amici o alle riunioni di lavoro.
- Ottima durata della batteria (7/8 giorni).
- Può essere usato 24 ore al giorno, anche sotto la doccia e durante la notte.
- Al polso non si sente.
- Si può usare con i guanti.
- Il contapassi è sufficientemente preciso (solo leggermente ottimistico).
- Supporta le smart notification per la ricezione di SMS, email e notifiche di chiamate direttamente sul display.
- È impermeabile.
- Il display è sempre ben leggibile.
- Garmin Connect è ben fatto.
- È un orologio (ma normalmente spento e senza i secondi) con sveglia.
- Accoppiato a fascia cardio e sensore di velocità per bicicletta può misurare e fornire risultati più accurati.
- Per chi dispone di una action cam VIRB è ottima la modalità telecomando.
Che cosa non ci è piaciuto
- Bisogna ricordarsi di attivare la modalità “sonno”.
- Per metterlo e toglierlo occorre essere abili contorsionisti.
- Costoso rispetto ad alcuni concorrenti.
- Le vibrazioni che dovrebbero invogliarci a far movimento arrivano sempre nei momenti meno opportuni.
- Più volte abbiamo faticato a effettuare la sincronizzazione con Garmin Connect a causa di “errori server”.
- Ogni volta che perde o ritrova la connessione Bluetooth vibra.
Da considerare
- Per essere sfruttato appieno è bene associarlo ad uno smartphone o un tablet con Bluetooth 4.0 Low Energy (che non è supportato da tutti i dispositivi).
- L’iscrizione al portale Garmin Connect è praticamente necessaria.
Mattia
02/03/2016 alle 14:45
Ciao, ma si sincronizza con Runtastic? Nel senso, sa ricostruire il percorso che ho effettuato?
Legge e scrive su AppleHealth?